Camogli, frana sotto il cimitero: circa duecento bare finite in mare

di Alessandro Bacci

1 min, 23 sec

Ancora non sono chiare le cause del crollo, alcuni operai hanno visto il terreno franare di fronte ai propri occhi

Una porzione del cimitero di Camogli (Genova) è franato in mare. Diverse bare sono state viste galeggiare in acqua. Sul posto sono arrivate le squadre dei vigili del fuoco di Rapallo. Non sono ancora chiare le cause del crollo del terreno che ospita il cimitero. Residenti e amministratori della località turistica della riviera ligure di levante osservano increduli la scena dalla costa. Alcuni operai hanno visto il terreno crollare di fronte ai propri occhi ma non si registrano feriti.

Sul posto stanno lavorando i vigili del fuoco con la squadra di Rapallo e i sommozzatori con la motobarca del distaccamento Gadda. Si sta pianificando la, strategia per il recupero delle bare finite in mare e quelle rimaste in bilico. Sul posto anche il nucleo NBCR per la prevenzione del rischio biologico. Interdetto l'accesso al cimitero.

Sono circa duecento le bare trascinate in mare. La frana ha distrutto e fatto scivolare in acqua anche due cappelle con le salme contenute all'interno. Il crollo sarebbe stato provocato dall'erosione della falesia sotto all'area cimiteriale, aggravata con ogni probabilità dalle violente mareggiate che hanno colpito la Liguria negli ultimi anni.

Tino Revello, assessore ai Lavori Pubblici del comune di Camogli, ha spiegato che la zona era sotto osservazione da tempo ed erano in corso lavori per il consolidamento della falesia rocciosa sotto al cimitero: "l'area era stata anche transennata perché negli ultimi giorni si erano uditi strani scricchiolii". Alcune bare sono finite in mare e sono in corso le operazioni per recuperarle e riportarle in porto a Camogli ma molte sono rimaste incastrate sugli scogli e nella terra portata dalla frana e il loro recupero viene definito al momento complicato.

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