Bassetti: "Remdesevir? Il farmaco sperimentale gli americani lo tengono per loro"

di Redazione

4 protocolli in uso per curare i pazienti Covid-19 in Liguria, incluso il giapponese

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Tocilizmab, cortisone, immunoglobine, e ancora il famoso farmaco giapponese Favirpiravir: 4 trattamenti diversi oggi al San Martino di Genova e in tutta la Liguria per curare il coronavirus. 

Lo ha riassunto il prof Matteo Bassetti della clinica malattie infettive del Policlinico S. Martino, dove ci sono stati circa 500 ricoveri e "sono transitati 176 pazienti mentre i dimessi, cioè i guariti, contando i numeri dei due padiglioni (malattie infettive e il padiglione 10) sono 68, di cui 10 già con doppio tampone negativo, e gli altri in attesa di controllo a domicilio”.

Il protocollo con il farmaco sperimentale americano Remdesivir di cui tanto si era parlato nelle scorse settimane invece "è fermo perché gli Stati Uniti che producono il Remdesivir, in questo momento tendono a tenerselo per loro, quindi è più difficile l'approvvigionamento".

Con il protocollo Tocilizumab in Liguria finora sono stati trattati oltre 500 pazienti, "tutte le persone che ne hanno avuto bisogno, in tutti gli ospedali lo hanno avuto", sottolinea Bassetti.

Altri protocolli autorizzati in Liguria usano il cortisone e le immunoglobuline. Il protocollo Favirpiravir, farmaco giapponese approvato dal comitato etico, dovrebbe iniziare nei prossimi giorni appena il farmaco arriverà in Liguria. L'Oms ha chiesto alla Liguria di partecipare a un nuovo studio contro il virus basato su "quattro braccia di trattamento". 

Restano alti i decessi, commenta Bassetti, la mortalità del San Martino nel suo reparto è intorno al 16 per cento, ma l'età media dei decessi è molto alta: 79,6 anni.