Vaccini in Liguria, da sabato il primo drive through in stazione ad Arma di Taggia

di Anna Li Vigni

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Toti: "Il mio obiettivo è iniziare a parlare di aperture dalla prima settimana di maggio"

Vaccini in Liguria, da sabato il primo drive through in stazione ad Arma di Taggia

Da sabato inizia la vaccinazione drive nella stazione di Arma di Taggia.
Nella terza ondata questa è la zona più colpita. Non è stata una terza ondata drammatica anche se la vicinanza con la Francia ha influenzato queste zone. Anche la provincia di Savona sta dando segnali preoccupanti di crescita dei contagi, puntualizza il presidente Giovanni Toti intervenendo alla conferenza stampa in occasione della visita all'hub vaccinale di Arma di Taggia
 
"Abbiamo affrontato questa terza ondata imparando dall'esperienza con molte pratiche tra cui gli uffici di tracciamento e la quarantena. L'aumentata capacità di turn over dei reparti ci ha fatto affrontare con meno ripercussioni la situazione e la campagna di vaccinazione è la nuova frontiera per tutti. Più rapidamente vaccineremo prima ripartiremo e salveremo delle vite. 
Gli eventi negativi su qualche soggetto non sono paragonabili agli eventi negativi della malattia.  
Inutile rivangare, gli errori lasciamoceli alle spalle", prosegue il governatore Toti. 
L'idea di vaccinare i frontalieri, possibili vettori di contagio è stata una operazione decisa con il Ministero della salute ed è stata apprezzata anche a livello tecnico. 
Ieri siamo arrivati a 12000 vaccini e ancora non sono partite certe installazioni come il drive through della stazione di Taggia. 
Con 12500/13000 vaccini siamo sul filo di lama con i vaccini disponibili con l'arrivo dei nuovi vaccini 
"Non sono mai stato un chiusurista e questo è un mese cardine perchè ci troviamo in una fase di accelerazione della campagna vaccinale e del virus e forse tra una ventina di giorni potremo vedere la luce 
Il mio obiettivo è iniziare a parlare di aperture dalla prima settimana di maggio. Rispetto all'anno scorso quest'anno forse riusciamo ad anticipare di un mese con la politica di contenimento e con la campagna vaccinale. 


Il Santo Padre ha detto che quest'anno siamo meno scioccati ma più stremati perchè oggi conosciamo molto meglio il nemico: l'uso delle terapie intensive, le cure con i monoclonali, il cortisone 
indubitabilmente abbiamo fatto dei passi in avanti. 
Questa volta il sistema italiano ha funzionato meglio che in Francia e della Germania anche se investono un punto e mezzo in più di PIL nella sanità.
Noi paghiamo le conseguenze anche dei nostri sbagli ma non pensiamoci come la Cenerentola del mondo: tutti guardano a Israele come un esempio, ma Israele ha meno abitanti della Lombardia in Italia si parla di 60 milioni di persone con una età media di 47 anni.


Vi trovo tutti sul ponte di comando siamo sull'ultimo miglio e quindi all'inizio della fine.
Se non avessimo vaccinato le RSA avremmo ancora ambulanze in coda davanti agli ospedali.
Rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di tenere sotto controllo la situazione. 
Stiamo parlando della opportunità di utilizzare un periodo di raffreddamento dell'epidemia.

Il piano di vaccinazione nelle prossime due settimane parallelamente all'arrivo delle dosi di vaccini. Noi ci stabilizzeremo su 15000/15500 vaccini su 5 o 6 giorni settimanali poi piu avanti sarà meglio accentrare gli hub avendo una popolazione da far muovere più facilmente.