Aree Facchini a Certosa, per l'acquisto spunta l'ipotesi dei fondi per la riqualificazione del quartiere ma slitta la delibera

di Riccardo Olivieri

2 min, 57 sec

Nella discussione non si è affrontato il tema dell'utilizzo dell'area, definito non inerente dalla maggioranza, e non si è chiarito quali fondi verranno utilizzati

Aree Facchini a Certosa, per l'acquisto spunta l'ipotesi dei fondi per la riqualificazione del quartiere ma slitta la delibera

La delibera di indirizzo per l'acquisto delle aree di Piazzale Facchini da Rfi, attuale proprietaria, è slittata e la discussione verrà affrontata nelle prossime sedute del Consiglio Comunale. Nonostante tutte le forze politiche presenti in Sala Rossa per l'apposita commissione si siano dette favorevoli all'acquisto (con un valore fissato dall'Agenzia delle Entrate a circa 7,8 milioni di euro) e all'utilizzo delle aree (30mila metri quadri), il mancato chiarimento su quali fossero i fondi con cui si sarebbe effettuata l'operazione ha bloccato i lavori.

Discussione - Il sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi, rispondendo alle domande del consigliere della Lista Rossoverde Filippo Bruzzone sulla provenienza dei 7,8 milioni, ha definito i due scenari al vaglio con Rfi: il primo è quello di attingere dai 199 milioni stanziati per la riqualificazione di Certosa e del Campasso per i cantieri del nodo di Genova; il secondo invece prevede l'utilizzo delle risorse del Comune. Quest'incertezza, unita alla possibilità che si andassero a toccare i fondi destinati ai territori, ha fatto fare un passo indietro alle opposizioni, che hanno espresso forti dubbi sulla possibilità di volare una delibera finalizzata ad un acquisto per cui non sia ancora stato stabilito quali soldi vadano utilizzati.

Polemica - La commissione peraltro è arrivata all'indomani di una polemica legata al fatto che circa due ore prima, alle 11 di questa mattina, si sarebbe dovuta tenere la conferenza stampa di presentazione del "masterplan di recupero e valorizzazione delle aree di Piazzale Facchini a Rivarolo". Questa concomitanza aveva fatto scattare la rabbia delle opposizioni, che hanno parlato di un "ennesimo scavalcamento dell'aula". La più battagliera è stata Cristina Lodi, che già ieri ha 'minacciato' di presentarsi in conferenza stampa, poi annullata in seguito alla tragica morte di Francesca Testino, la 57enne travolta da una palma in piazza Paolo Da Novi. La coincidenza dei due eventi riguardanti Piazzale Facchini ha portato Lodi a chiedere in apertura di seduta per quale motivo in commissione non fosse stata richiesta la presenza degli invitati alla conferenza, tra cui il presidente dell’Alpim-Associazione ligure per i minori Carlo Castellano, uno dei perni del progetto del liceo Scientifico-Tecnologico nell'aera, e il presidente dell’Ordine degli architetti e PPC della Provincia di Genova Riccardo Miselli. Piciocchi ha risposto che il tema dell'utilizzo delle aree non sarebbe stato affrontato perché ritenuto non inerente in una commissione dove l'argomento erano gli "indirizzi per l'acquisto delle aree", affermazione sostenuta in seguito anche dai consiglieri di maggioranza, da Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione e da Umberto Lo Grasso del Gruppo Misto. Questo passaggio ha spiazzato i comitati presenti in aula come auditi, "ci aspettavamo qualcosa di diverso, abbiamo frainteso ed è difficile intervenire su un aspetto amministrativo" ha dichiarato il presidente del comitato Liberi Cittadini di Certosa Enrico D'Agostino, e anche i membri dell'opposizione. Cristina Lodi (Azione) ha dichiarato che nei documenti presentati in aula si faceva riferimento ad una delibera del 2023 sul masterplan dei lavori, che nel frattempo è stata affiancata e superata da altre proposte di cui sarebbe dovuto parlare oggi. Sulla stessa linea Gianni Crivello (Gruppo Misto), che ha sottolineato come negli "indirizzi per l'acquisto" non si possa prescindere dall'affrontare questo tema. Il capogruppo del Pd Davide Patrone ha parlato di un tentativo di "scissione dell'acquisto dell'area da ciò che si farà solo per rivendicare un merito". Secondo Piciocchi invece la delibera sarebbe servita a "dare indirizzi alla direzione patrimonio" e far sì che "gli uffici possano avviare la trattativa" e ha aggiunto che in seguito ci sarebbe stato un altro passaggio in aula.

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