A Genova torna il 'Confeugo', per la prima volta senza pubblico

di Redazione

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La tradizione si è fermata solo negli anni della seconda guerra mondiale, il falò sarà acceso nell'atrio di palazzo Tursi ma in maniera diversa

A Genova torna il 'Confeugo', per la prima volta senza pubblico

E' una tradizione che affonda le sue radici nel 14esimo secolo, ai tempi della Repubblica di Genova, e da quando è stata ripresa, nel 1923, si è fermata solo negli anni della seconda guerra mondiale. Ma quest'anno il Confeugo si svolgerà in forma ridotta, in una sede diversa da Palazzo Ducale, antico palazzo del Doge e soprattutto sarà chiuso al pubblico. Sabato mattina, alle 10, nell'atrio di palazzo Tursi, lo scambio di battute simbolico tra il sindaco di Genova e il presidente dell'associazione A Compagna, che reciteranno rispettivamente la parte del doge e dell'abate del popolo. Poi l'accensione del falò, costituito da un ceppo di alloro e da alcuni rami (da tradizione se la fiamma è dritta e la fumata bianca significa fortuna per la città).

Impensabile in questo 2020 lo svolgimento in piazza Matteotti a cui ogni anno assistevano centinaia di cittadini. Ma una vera e propria rinuncia al rito, soprattutto secondo l'associazione A Compagna, presieduta da Franco Bampi, sarebbe stata un segnale negativo. E poco importa che nel 2019, quando il sindaco Marco Bucci si presentò con tanto di veste storica in velluto porpora, la fiamma fu dritta e la fumata bianca. La tradizione va rispettata, ma senza il rischio di assembramenti.