"A Genova manca l'ossigeno": l'allarme sui social. La Regione smentisce: "Falso"
di Redazione
In una nota la Regione precisa: "Nessuna carenza in ospedale, limitate difficoltà nell’approvvigionamento per i pazienti assistiti a domicilio"
"A Genova non c’è ossigeno disponibile sul territorio. Pare almeno fino a martedì. Ma siamo zona gialla eh... I pazienti però diventano blu". Lo denuncia su twitter una giovane dottoressa specialista in Anestesia e rianimazione. "Stanno prevalendo gli interessi economici sulla salute pubblica, di nuovo. Come a Bergamo, come in Val Seriana. Ancora e ancora - aggiunge la dottoressa in un altro tweet sul proprio profilo - Una gara a chi ottiene la zona più free, tanto della salute e delle vite umane che ci importa".
Regione Liguria, però, ha smentito l'attacco chiarendo la situazione: "Con riferimento alla mancanza di ossigeno nel territorio genovese denunciata da alcuni media si precisa che, dalla ricognizione effettuata, non sono state rilevate criticità nell’approvvigionamento di ossigeno liquido negli ospedali, dove questo farmaco è indispensabile in particolare per l’assistenza dei pazienti positivi al Coronavirus.
"Non si rileva alcuna carenza di ossigeno all’Ospedale Policlinico San Martino dove, nella notte, sono state installate 15 bocchette aggiuntive dell’ossigeno presso gli ambienti del Ps e altre 15 saranno installate domani, in sostituzione delle bombole di ossigeno in uso in queste ultime settimane.
Situazione sotto controllo anche all’E.O. Ospedali Galliera dove non vengono segnalati problemi in relazione all’ossigeno e dove i rifornimenti sono regolari.
Anche da parte di Asl3 genovese non vengono segnalate difficoltà né per quanto riguarda il Villa Scassi né per quanto riguarda le Rsa territoriali (in entrambi i casi di tratta di ossigeno liquido)."
"Per quanto riguarda invece l’ossigeno (gassoso) prescritto dai medici di medicina generale per alcuni assistiti al domicilio, dalla ricognizione effettuata, sono emerse limitate difficoltà legate all’approvvigionamento delle bombole. Per questo, al fine di assicurare l’accesso a questo farmaco e garantire l’assistenza e le cure dei pazienti a domicilio, gli uffici competenti di Alisa hanno autorizzato i medici di famiglia a prescrivere, oltre alle bombole, anche l’ossigeno liquido (facoltà limitata fino ad oggi agli specialisti ospedalieri). Asl3 genovese ribadisce la propria disponibilità a garantire pieno supporto in caso di eventuali carenze, come sempre avvenuto in passato. Si invitano gli organi di stampa a non diffondere inutili ulteriori preoccupazioni in un momento critico per il paese e di verificare puntualmente le notizie da fonti attendibili." Conclude la nota.
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