12 marzo, giornata nazionale contro la violenza su operatori sanitari e socio-sanitari

di Anna Li Vigni

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"Sensibilizzare la cittadinanza a una cultura che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori della sanità": ogni anno sono circa 3.000 le aggressioni che si verificano nel nostro Paese contro Medici e personale sanitario

12 marzo, giornata nazionale contro la violenza su operatori sanitari e socio-sanitari

Domenica 12 marzo 2023 si celebra la Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari, recentemente approvata e istituita dalla legge 113 del 14 Agosto 2020: una Legge fortemente voluta dagli Ordini Professionali che ha portato a: aumentare le pene in caso di lesioni agli operatori sanitari, istituire un Osservatorio Nazionale sul fenomeno, poi costituitosi con il Decreto 13 gennaio 2022.

La Giornata è volta a sensibilizzare la cittadinanza a una cultura che condanni ogni forma di violenza nei confronti dei lavoratori della sanità, e cade in concomitanza con la Giornata europea contro la violenza sui sanitari indetta su proposta del Consiglio degli Ordini dei Medici europei (CEOM), per assicurare una maggiore rilevanza ed efficacia alle attività di sensibilizzazione.

Ogni anno, infatti, sono circa 3.000 le aggressioni che si verificano nel nostro Paese contro Medici e personale sanitario e mediamente 1.200 le denunce ricevute dall’INAIL.

Tali folli circostanze non riguardano solo il personale di aree cliniche e servizi tradizionalmente più esposti (personale di Pronto Soccorso, Psichiatri o CUP, così come MMG), ma sta interessando in maniera non trascurabile anche il personale di reparti e servizi dove il legame di fiducia tra pazienti/familiari e sanitari era considerato esente da tensioni quali l’area materno-infantile, gli ambulatori e tutti i servizi amministrativi a diretto contatto con l’utenza.

L’OMCeOGE desidera sensibilizzare l’intera opinione pubblica su questa tematica affinché questo irrazionale clima d’odio veda presto la fine.