Visita ai degenti in ospedale, la Liguria approva la legge all'unanimità: primo caso in Italia
di Alessandro Bacci
Consentito l’accesso di familiari e visitatori in possesso di Green pass nei reparti di degenza. Toti: "Riconosciamo il diritto all'affettività"
Via libera in Liguria, prima regione in Italia, alla legge che detta le disposizioni organizzative per consentire l’accesso di familiari e visitatori in possesso di Green pass nelle strutture ospedaliere, non solo nei pronto soccorso, come previsto dalle norme nazionali vigenti, ma anche nei reparti di degenza. Il testo della norma è stato approvato oggi dalla Giunta regionale con l’obiettivo di contemperare le esigenze di tutela della salute e di contrasto alla diffusione dell’epidemia da Covid-19 con l’esercizio delle libertà e i diritti delle persone di assistenza e visita ai pazienti ricoverati. La legge è stata approvata oggi all'unanimità in consiglio regionale.
“Questo testo - spiega il presidente e assessore alla Sanità Giovanni Toti – recepisce le linee guida predisposte da Alisa e operative sul nostro territorio dal 1° luglio per l’accesso dei visitatori, ma con alcuni tasselli ulteriori e fondamentali che garantiscono la tutela della privacy dei nostri cittadini e pongono la Liguria all’avanguardia in Italia: prima di tutto lo strumento utilizzato, ovvero una norma di legge, è di rango giuridico superiore rispetto a semplici raccomandazioni e, in secondo luogo, il testo regola in modo inequivocabile l’utilizzo delle certificazioni verdi, specificando che le stesse siano esibite da familiari e visitatori al momento dell’accesso esclusivamente ai soggetti incaricati delle verifiche, per le finalità previste dalla legge e nel rispetto delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali (articolo 1, comma 4). Viene quindi esclusa la possibilità di raccolta, conservazione e successivo trattamento dei dati relativi alla salute contenuti nel green pass”.
La legge attribuisce inoltre al direttore sanitario della struttura ospedaliera, in relazione allo specifico contesto epidemiologico, il potere di adottare misure precauzionali più restrittive, necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione, con l’obiettivo di consentire l’adozione di misure immediate, laddove si verifichino situazioni di rischio o di pericolo in una struttura in relazione alla diffusione del Covid-19.
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