In Italia il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni ha subìto nel corso della vita violenza fisica o sessuale. Nei primi due trimestri del 2024, più della metà delle vittime che hanno contattato il numero 1522 aveva figli (57,3%) e il 31,5% erano minori: oltre 5.600 bambini e ragazzi risultano coinvolti, direttamente o indirettamente, in episodi di violenza domestica. Un fenomeno che genera danni profondi non solo sulle donne, ma anche sui figli, spesso vittime di violenza assistita.
In vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (25 novembre), l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai presenta i progetti realizzati grazie ai fondi dell’8x1000, con l’obiettivo di sensibilizzare su una problematica ancora irrisolta, che richiede un impegno comune. L’organizzazione ha destinato oltre un milione di euro a iniziative dedicate alla protezione delle donne e dei loro bambini, costruendo un sistema di sostegno che va dal primo ascolto alla messa in sicurezza, fino al reinserimento lavorativo.
“La tutela dei diritti umani è uno dei pilastri del nostro impegno sociale”, afferma la vicepresidente Anna Conti. Dopo aver sostenuto tra il 2020 e il 2024 il progetto Reama di Fondazione Pangea Onlus, che ha garantito protezione a più di 3.000 donne e 376 minori, l’Istituto ha ampliato la rete di intervento con il bando “Tutela, assistenza e accompagnamento alle donne vittime di violenza e ai loro bambini”. Nel 2025 sono stati attivati quattro nuovi progetti che offriranno supporto a circa 700 persone, attraverso case rifugio, servizi psicologici per i minori, attività di individuazione precoce della violenza e percorsi verso l’indipendenza economica. “Il nostro obiettivo è contribuire a una società in cui la dignità della vita umana sia riconosciuta e rispettata”, conclude Conti.
