Verso l'8 marzo, le donne medico superano gli uomini

di Redazione

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Le dottoresse under 65 sono più dei colleghi, in pari gli under 30 che ancora studiano

Verso l'8 marzo, le donne medico superano gli uomini

Il 'sorpasso' c'è già stato, almeno tra i professionisti che, quasi sicuramente, sono ancora in attività: sotto i 65 anni, i medici donna sono più degli uomini.

A rilevarlo, i dati elaborati dal Ced della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri. Se, in totale, gli uomini sono sempre la maggioranza - 212.941, il 66%, contro 168.241 colleghe -, lo scenario cambia negli under 65: le donne sono 139.939, il 52,72%, gli uomini 125.476. Sotto i 40 anni le donne costituiscono quasi il 60%, e, tra i 30 e 34 e 35 e 39 anni, arrivano quasi a 'doppiare' gli uomini.

"La nostra professione è sempre più declinata al femminile - rileva il presidente Fnomceo, Filippo Anelli - soprattutto nelle fasce di età più giovani. È necessario che anche i sistemi organizzativi ne tengano conto. Occorre, ad esempio, che si modifichino i contratti, introducendo modalità flessibili di impiego".

Situazione ribaltata tra gli over 70, dove il numero di uomini è cinque volte quello delle colleghe: 45.293, a fronte di 9.108 donne. Addirittura sei volte, tra gli over 75. Ma se la tendenza è in crescita (lo scorso anno si contavano 210.713 uomini e 163.336 donne), diminuisce la forbice tra i neoiscritti: sotto i 30 anni si è vicini al pareggio.

Stando ai dati di Anaao-Assomed, alle donne appare ancora preclusa la possibilità di fare carriera: solo una su 50 diventa Direttore di Struttura Complessa e 1 su 13 responsabile di Struttura Semplice. E anche in discipline in cui è più elevata la quota di donne, la loro presenza nelle posizioni apicali è molto bassa. I Consigli degli Ordini, invece, sono sempre più al femminile e aumentano anche le donne ai vertici. Molte di meno, ma in forte crescita, le odontoiatre, il 27%. Nelle fasce d'età più giovani però già si registra una sostanziale parità.