Ventimiglia, colpo di scena: il Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar, ammesse le liste di Scullino

di Redazione

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I giudici danno ragione all'ex primo cittadino, che potrà correre alle elezioni di maggio con le sue tre liste: "Le firme raccolte sono valide"

Ventimiglia, colpo di scena: il Consiglio di Stato ribalta la decisione del Tar, ammesse le liste di Scullino

Il Consiglio di Stato, ribaltando la sentenza del Tar della Liguria, ha accolto il ricorso presentato dai legali del candidato sindaco di Ventimiglia Gaetano Scullino, già primo cittadino della città di confine, contro la ricusazione delle tre liste presentate in suo sostegno per la corsa alle comunali di maggio.

Il 18 aprile scorso la sottocommissione elettorale di Ventimiglia aveva ricusato le tre liste a sostegno della candidatura a sindaco di Ventimiglia di Gaetano Scullino perchè le firme erano state raccolte dall'avvocato Roberto Cotta che, a detta della sottocommissione, non ne aveva titolo in quanto il suo nome non era stato tempestivamente inserito nell'elenco, pubblicato sul sito del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Imperia, dei legali disposti ad assumere l'incarico. Dopo che il Tar Ligure aveva bocciato il ricorso, Scullino ha fatto ricorso al Consiglio di Stato.

"Dal momento che la possibilità per l'avvocato di procedere all'autenticazione delle firme dipende esclusivamente dalla sua volontà, la forma attraverso cui tale disponibilità deve essere manifestata è assolutamente libera - si legge nella sentenza -. Pertanto la circostanza che l'avvocato Cotta abbia fatto presente verbalmente tale disponibilità come risulta da una mail mandata all'Ordine degli avvocati di Imperia non inficia in alcun modo la validità delle firme raccolte".

La norma, ricorda il Consiglio di Stato, prevede anche la pubblicazione sul sito Internet "dell'Ordine di appartenenza di tale intervenuta possibilità di avvalersi dell'avvocato per le firme. Ma tale pubblicazione non ha valore costitutivo come affermato nella sentenza ma ha efficacia meramente notiziale perché lo scopo è far conoscere la possibilità di avvalersi dell'avvocato. Nel caso di specie la mancata pubblicazione è dipesa da un disguido con il Consiglio dell'Ordine che non ha preso atto della manifestazione di volontà del suo iscritto provvedendo alla pubblicazione".