Valbrevenna, la frustrazione dei residenti: "Ma quale smart working? Qui una call è impossibile"

di Gilberto Volpara

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Ennesimo caso di servizi carenti nell'interno con un Trenino di Casella sempre fermo e senza proiezioni

Valbrevenna, la frustrazione dei residenti: "Ma quale smart working? Qui una call è impossibile"

 

 

Valbrevenna non esiste. E' un paese del genovesato, da 700 anime, raggiungibile da Casella e suddiviso in molteplici frazioni, ciascuna con le proprie caratteristiche morfologiche. Dunque, rientra nei 101 comuni dei 234 liguri sotto i 1000 abitanti. Gente che, spesso, ascolta le cantilene politiche sulla bellezza e le potenzialità dell'entroterra.

 

Tra i servizi primari, nel 2025, c'è la rete digitale. La fibra resta un'utopia, la telefonia va a singhiozzo e internet, almeno in queste settimane, non va proprio rendendo vane le buone volontà di chi ha scelto la vallata per lavorare da casa. 

 

Emilio Fontana spiega a telenord.it: "Qui Tim non si è mai rivelata una scelta vincente, Vodafone a intermittenza e Wind da diversi mesi non garantisce affidabilità. Non è più possibile restare in Valbrevenna per fare smart working".  

 

Tutto a pochi chilometri dalla stazione ferroviaria della linea Casella-Genova con un trenino che, oltre alla valenza turistica, permetteva di raggiungere il centro del capoluogo ligure in un'ora per molti pendolari. Alcuni interventi di manutenzione, sommati a pesanti smottamenti hanno stoppato quell'infrastruttura da quasi un anno con un servizio sostitutivo di bus che, evidentemente, non può essere altrettanto efficace. Peggio, Amt come gestore dei binari e gli enti istituzionali non hanno pronunciato alcuna ipotesi di riapertura. Tutto nel silenzio più totale. 

 

Sulla questione interviene anche il sindaco di Valbrevenna, Michele Brassesco, giunto al terzo mandato e professionalmente, per molti anni, frequentatore del settore digitale: "Su Wind c'è la ricerca di un complesso guasto tuttora in corso. La risoluzione rappresenta una priorità delle nostre giornate con telefonate, pec e implorazioni. Purtroppo, la cosa sta creando pesanti disagi all'utenza. Va detto, altresì, che precedemente avevamo ricevuto un segnale soddisfacente. Al momento non è così. Siamo talmente fragili che, in questa stagione estiva, possono rappresentare problemi non da poco anche i pini che si alzano impedendo la visione del segnale da parte dei rispettivi apparecchi".  

 

Benvenuti nell'entroterra

 

 

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