Diga foranea di Genova, Procura europea segnala criticità ambientali
di Redazione
La documentazione è stata assegnata al pool reati ambientali, coordinato dal procuratore aggiunto Federico Manotti
Prima di chiedere e ottenere l’archiviazione dell’inchiesta sulla diga foranea di Genova, la Procura europea (EPPO) ha trasmesso gli atti alla Procura di Genova per approfondimenti su presunte violazioni urbanistico-ambientali.
La documentazione è stata assegnata al pool reati ambientali, coordinato dal procuratore aggiunto Federico Manotti. Secondo i magistrati europei sarebbero emerse “criticità rilevanti” nel rispetto delle prescrizioni ambientali imposte dal Ministero dell’Ambiente, che potrebbero configurare violazioni di natura amministrativa.
Tra gli atti inviati figurano anche le informative dei Carabinieri del NOE. In particolare, viene segnalato che il Piano di Monitoraggio Ambientale non sarebbe stato validato dal Cnr-Igag, come previsto, a causa di dati ritenuti errati, frequenze di rilevazione inadeguate e dell’assenza di stazioni per il monitoraggio sismico.
Nonostante queste osservazioni, la Commissione Tecnica VIA avrebbe comunque dichiarato l’ottemperanza delle condizioni ambientali, trasformando le prescrizioni in raccomandazioni, senza una nuova validazione da parte del Cnr. Ora spetterà alla Procura di Genova valutare eventuali profili di responsabilità.
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