Vaccini, il rapporto Aifa: "36 eventi avversi gravi ogni 100mila dosi"
di Marco Innocenti
Su 9 milioni di dosi iniettate, le segnalazioni su tutti i 3 sieri disponibili sono state 46mila: il 92,7% di esse considerato non grave

L’Aifa, l'Agenzia Italiana del Farmaco, ha reso noti i dati del terzo Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19. I dati analizzati vanno dal 27 dicembre 2020 al 26 marzo 2021 e riguardano tutti e tre i vaccini disponibili in quel periodo nel nostro paese: AstraZeneca, Pfizer e Moderna. Dai dati diffusi dall'Aifa, su un totale di 9.068.349 dosi somministrate sono arrivate 46.237 segnalazioni (510 ogni 100mila dosi). Di queste, il 92,7% sono riferite a eventi non gravi, che si risolvono completamente e in breve tempo. I casi più frequenti sono dolore nel punto dell'iniezione, febbre, brividi, nausea, stanchezza, dolori muscolari. Insorgono più frequentemente nel giorno stesso della vaccinazione e nell'87% dei casi si risolvono nell'arco di 24 ore circa.
Le segnalazioni considerate gravi corrispondono invece al 7,1% del totale delle segnalazioni, con un tasso di 36 eventi gravi ogni 100.000 dosi, indipendentemente dal tipo di vaccino o dal fatto che si tratti di prima o seconda dose.
La maggior parte delle segnalazioni sono relative al vaccino Pfizer (81%), che fino ad oggi è anche stato il più utilizzato nella campagna vaccinale (68% delle dosi somministrate). In linea con l'incremento del vaccino Astrazeneca (il 27% delle dosi inoculate) anche l'incremento dei casi segnalati (il 17%) mentre le segnalazioni per il vaccino Moderna rappresentano solo il 2% del totale, proporzionali comunque all'impiego più limitato (solo il 5%).
Per quanto riguarda la distribuzione per sesso, per il vaccino Pfizer gli uomini hanno segnalato 294 eventi avversi mentre le donne 682. Con Moderna, 128 reazioni dagli uomini e 308 dalle donne mentre le segnalazioni dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca sono state 353 per gli uomini e 547 per le donne.
Un focus è dedicato agli eventi tromboembolici dopo la somministrazione di AstraZeneca: su un totale di 62 casi inseriti in Eudravigilance in Italia sono stati segnalati 7 casi (con due decessi) di trombosi dei seni venosi intracranici (CSVT) fino al 22 marzo 2021 e 4 casi (con due decessi) di trombosi di più vasi sanguigni in sede atipica sui 24 inseriti nello stesso periodo nella rete di sorveglianza europea.
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