"Un mare di Svizzera", la Liguria cerca strada: "Lavoriamo sulle infrastrutture, fisiche e digitali"
di Pietro Roth
Oggi la Germania fa la parte del leone: ecco come può essere scalzata
Invertire la tendenza, anzi lo sguardo, da nord verso sud, grazie a infrastrutture, fisiche e digitali, e a rapporti più stretti e una migliore collaborazione anche sul piano legislativo. In estrema sintesi è questo l’obiettivo comune alla fine del secondo incontro “Un mare di Svizzera”, che ha visto a Lugano confrontarsi gli operatori e le istituzioni dei porti liguri e gli operatori del trasporto elvetico. E così, mentre in Liguria stanno nascendo nuovi terminal – Vado Gateway e Bettolo -, l’asse ferroviario nord-sud resta incompleto per tratte ferroviarie minori o accessorie che però sono ancora progetti sulla carta o poco più, come la Tortona-Milano, il quadruplicamento delle linee della Brianza, sino ad arrivare alla Chiasso Lugano. E così la Svizzera continua a guardare a nord, al sistema logistico della Germania, ma ci sono gli spunti per invertire la tendenza, appunto, sfruttare anche gli accordi della Via della Seta e fare del mare di Genova il vero mare di Svizzera.
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