Terzo Valico, la Svizzera in pressing su Genova: "Servono accordi"

di Fabio Canessa

Rixi: "Nel decreto sblocca cantieri la norma per il commissario, vogliamo risparmiare 30 mesi"

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Terzo Valico? Fondamentale, ma non basta. Il monito arriva da Genova, dove ha preso il via nei saloni di Palazzo Ducale il forum per il dialogo Italia-Svizzera, due giorni di confronti su diversi temi tra cui ovviamente quello cruciale delle infrastrutture. Se la Superba vuole superare la concorrenza del Nord Europa bisogna fare di più. A dirlo è Ignazio Cassis, consigliere federale elvetico e figura equivalente al ministro degli steri: "Genova aspira a giocare un ruolo centrale e credo abbia tutte le carte per farlo, ma servono accordi internazionali per garantire le connessioni necessarie". A Genova, continua Cassis, "la questione infrastrutturale è quella principale, non solo per il crollo del ponte Morandi che ha sollevato interrogativi sulla gestione a lungo termine delle infrastrutture, ma guardando al futuro, per il futuro di questo porto che si vuole essere un hub di tutte le merci del continente europeo". Per la Svizzera "tutta la trasversale alpina che abbiamo inaugurato nel 2015 nasce proprio con l'idea del trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, quindi in questo momento stiamo lavorando molto intensamente a sud della Svizzera, soprattutto in Italia, ma anche al nord in Germania per garantire questo corridoio delle merci dal Mediterraneo all'Europa centrale. Intanto il viceministro Rixi conferma che nello sblocca-cantieri ci sarà la norma per consentire al Cipe di nominare un commissario unico non solo per il Terzo Valico, ma per l’intero corridoio Genova-Rotterdam e opere connesse, come il nodo ferroviario di Genova e il quadruplicamento dei binari tra Tortona e Milano. L’obiettivo è risparmiare almeno due anni di tempo, seguendo il modello adottato per Ponte Morandi. “Tra le opere che potranno avere il commissario ci saranno anche i corridoi TNT – spiega Rixi -. Con questo metodo siamo riusciti a recuperare 30 mesi sulla progettazione del nuovo Ponte Morandi, se riusciamo a fare la stessa cosa con le opere ancora da progettare avremo già fatto tantissimo”.