Tunnel subportuale: costi aumentati di 400 milioni, a rischio altre opere compensative
di steris
I fondi in questione sono destinati a interventi cruciali per Genova, come la messa in sicurezza di ponti e viadotti
Cresce la tensione tra il Comune di Genova e Autostrade per l’Italia sull’accordo di compensazione legato alla tragedia del Ponte Morandi. A lanciare l’allarme è la sindaca Silvia Salis, intervenuta in Consiglio comunale per denunciare l’intenzione di Aspi di ridurre il proprio impegno sulle opere previste per la città.
L’opera al centro del caso è il tunnel subportuale, il collegamento tra San Benigno e la Foce destinato a sgravare il centro dal traffico di attraversamento. Finanziato con fondi Aspi come parte dell’intesa siglata nel 2021 tra il concessionario, Comune, Regione e Autorità Portuale, il progetto ha visto lievitare i costi da 700 milioni a 1,1 miliardi di euro.
Secondo la sindaca, l’amministratore delegato di Aspi Arrigo Giana ha ipotizzato in una lettera inviata lo scorso 21 luglio di compensare l’aumento dei costi tagliando – anche solo temporaneamente – alcune delle opere a carico del concessionario, comprese nel pacchetto risarcitorio per Genova.
“Una proposta inaccettabile – ha dichiarato Salis –. I cittadini hanno già ricominciato a pagare i pedaggi nel nodo genovese, per un valore stimato tra i 13 e i 15 milioni l’anno. Ora si rischia anche di perdere opere cruciali previste nell’accordo, come la manutenzione di 620 ponti e viadotti cittadini”.
L’intesa del 2021 includeva 1,4 miliardi di euro di investimenti, tra cui fondi per il tunnel della Val Fontanabuona, la mobilità urbana, la digitalizzazione e interventi portuali. In caso di superamento dei 930 milioni per le due grandi opere (Val Fontanabuona e tunnel subportuale), l’accordo prevede che l’eccedenza venga coperta attraverso i pedaggi dell’intera rete nazionale, non a scapito delle compensazioni locali.
Salis porterà la questione direttamente sul tavolo del ministro dei Trasporti Matteo Salvini, con cui è previsto un incontro a Roma nelle prossime ore: “Genova non rinuncerà a ciò che le spetta. Il danno subito dalla città con il crollo del Ponte Morandi non può essere ulteriormente aggravato da decisioni unilaterali di Autostrade”.
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