Tunisia, misure del governo a sostegno di giovani imprenditori dell'economia green e circolare

di Simone Galdi

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I progetti sostenuti grazie a decisioni introdotte nella legge finanziaria del 2025

Tunisia, misure del governo a sostegno di giovani imprenditori dell'economia green e circolare

Il governo tunisino ha pubblicato una serie di misure incluse nella legge finanziaria 2025 volte ad incoraggiare i giovani imprenditori a creare progetti, lanciare start-up e sostenere i tunisini che vivono all'estero. Tra esse la concessione di 20 milioni di dinari in prestiti dal Fondo per la depollution (Fodep), che saranno utilizzati per prestiti a medio e lungo termine a tassi ridotti per finanziare l'avvio e l'espansione di progetti nell'economia verde, blu e circolare.

Studenti in prima fila - Al fine di incoraggiare la creazione di start-up, la finanziaria 2025 creerà una linea di 3 milioni di dinari dal Fondo nazionale per l'occupazione per la concessione di prestiti senza interessi ai promotori di start-up nella fase di avvio, dando priorità agli studenti di dottorato disoccupati. La finanziaria prevede inoltre la firma nel 2025 di 98.000 nuovi contratti nell'ambito del Contrat d'Initiation à la Vie Professionnelle (Civp), con un budget di 180 milioni di dinari, oltre al continuo sostegno al programma nazionale Raidet per l'imprenditoria e gli investimenti femminili.

Regolarizzazione - Per i tunisini residenti all'estero, queste misure riguardano principalmente la regolarizzazione della situazione dei veicoli, delle auto e dei motocicli che hanno beneficiato del regime di esenzione totale per almeno due anni dopo il rientro definitivo dei tunisini all'estero e sono registrati nella serie R.S. tunisina, in cambio del pagamento del 30% dell'importo dei dazi e delle imposte dovuti al momento della regolarizzazione.

Autotrasportatori - La finanziaria 2025 prevede anche di regolarizzare la situazione dei camion e delle attrezzature importati o acquisiti localmente nell'ambito dell'attuazione o della partecipazione a progetti avviati da tunisini residenti all'estero, le cui dichiarazioni sono state presentate alle autorità fiscali prima del 31 dicembre 2024. Si tratta della cessazione dell'attività o di un cambiamento della natura dell'attività dichiarata e dell'aggiunta di un'attività supplementare, subordinatamente al pagamento del 10% dell'importo dei dazi e delle imposte dovuti al momento della regolarizzazione, a condizione che l'importo non sia inferiore a 3.000 dinari per veicolo.

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