Trieste e Monfalcone, il futuro dei porti tra investimenti, intermodalità e Punto Franco
di Carlotta Nicoletti
Al centro del convegno di Confcommercio Trieste le prospettive di sviluppo degli scali, il PNRR e il ruolo della logistica

Il futuro dei porti di Trieste e Monfalcone è stato al centro del convegno “Priorità nei porti di Trieste e Monfalcone - Prospettive, scenari di mercato e riflessi sul territorio”, organizzato da Confcommercio Trieste in collaborazione con Terziaria Venezia Giulia e Confindustria Alto Adriatico, con il patrocinio della Camera di Commercio della Venezia Giulia. L’evento ha analizzato le prospettive di sviluppo dei due scali, il ruolo degli investimenti infrastrutturali e l’importanza del Punto Franco in un contesto economico e politico in continua evoluzione, come riporta Ferpress.
Apertura dei lavori – Il convegno è stato introdotto dagli interventi di Antonio Paoletti, presidente di Confcommercio Trieste, e dell’assessore regionale alle Infrastrutture Cristina Amirante. Presenti anche il Direttore Marittimo del Friuli Venezia Giulia, Luciano Del Prete, il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e il Direttore Generale di Confindustria Alto Adriatico, Massimiliano Ciarrocchi.
Tavola rotonda – Al dibattito, moderato dal giornalista de Il Piccolo Diego D’Amelio, hanno partecipato il Commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Vittorio Torbianelli, il Segretario Generale Antonio Gurrieri e l’ex presidente dell’Authority Zeno D’Agostino. Tra i temi trattati, il ruolo della logistica, il potenziamento delle infrastrutture e la necessità di un porto sempre più interconnesso per competere sui mercati globali.
PNRR e investimenti – Gli interventi hanno evidenziato l’importanza delle risorse del PNRR per migliorare l’efficienza e la competitività degli scali, puntando sull’intermodalità e su un’espansione strategica delle funzionalità portuali.
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