Piaggio Aerospace, verso la richiesta di cassa integrazione per 1027 dipendenti
di Pietro Roth
3 min, 54 sec
Il commissario Nicastro: "Stipendi di aprile certi, poi si vedrà". Lunedì possibile sciopero
Svolta choc per i dipendenti di Piaggio Aerospace, con la richiesta di cassa integrazione straordinaria per un migliaio di dipendenti da maggio. L'annuncio è arrivato dal commissario straordinario del gruppo aerospaziale Vincenzo Nicastro in un incontro con i sindacati all'Unione Industriali Savona. "L'azienda per alcuni settori è ferma - ha raccontato -. Dobbiamo fare i conti con la cassa che si estingue sempre di più e con la mancanza di ordini". Gli stipendi di aprile sono garantiti, poi si vedrà, ha chiarito. La procedura riguarda in totale 1.027 lavoratori: 797 nello stabilimento a Villanova d'Albenga (Savona), 217 a Genova e 13 a Roma. "In considerazione dei carichi di lavoro", ha sottolineato Nicastro, "la cassa avrà auspicabilmente un impatto decisamente contenuto", anche in base "all'andamento degli ordini che ci auspichiamo tornino a crescere nel prossimo futuro".
Nel mattino dalla ministra della Difesa Elisabetta Trenta è però arrivato un messaggio importante su Piaggio. Il ministero, ha chiarito, "continua a supportare la creazione delle condizioni idonee ad una soluzione più duratura possibile, che possa contemperare al meglio le esigenze operative dello Strumento militare e il valore strategico dell'azienda". Per la ministra ciò avverrà anche "con l'attuazione di un programma di rinnovamento della flotta di velivoli P180 già disponibile presso le Forze Armate", gli aerei da trasporto executive della Piaggio. Quanto al drone militare P1HH sono in corso approfondimenti per "ricercare ulteriori sinergie che permettano il proseguimento del programma nel più ampio interesse nazionale", ha detto Trenta, anche se sono venute meno "alcune fondamentali condizioni abilitanti". Per Nicastro si tratta di un intervento "più che confortante". "Lavoreremo nei prossimi giorni assieme allo stesso ministero e alle forze armate interessate - ha detto - affinché un tale impegno si concretizzi in tempi brevi". Le parole di Trenta sono però state lette con grande preoccupazione dai lavoratori, che vi hanno letto una frenata ai finanziamenti per la certificazione del drone. Dopo i molti rinvii delle scorse settimane e la doccia fredda in giornata della cigs, si sono immediatamente spostati in Prefettura a Savona.
Lunedì 8 aprile, è stato deciso qui, ci sarà un nuovo sciopero con manifestazione a Genova, se non sarà arrivata una convocazione dal Governo. "E' fondamentale sbloccare le commesse e gli investimenti su P180 e P1HH in tempi brevissimi - hanno detto i sindacati -. Investimenti che erano stati promessi e annunciati più volte dal Governo che invece è stato smentito dai fatti, e che continua a perdere tempo prezioso tra discussioni interne e continui cambi di strategia. Per questo non riteniamo sufficiente le dichiarazioni di intenti sia del ministro che del commissario ma pretendiamo di avere atti concreti, commesse vere sul tavolo, in tempi brevissimi".
LANDINI: "EPILOGO SCONCERTANTE" "Dopo mesi, se non anni, di annunci e promesse da parte di tutti i governi, non ultimo il Governo Conte che aveva ormai dato per scontato nel corso degli incontri al Ministero dello Sviluppo Economico il varo del finanziamento pubblico per sostenere il programma di rilancio di Piaggio Areospace, siamo oggi ad un epilogo sconcertante e drammatico che prevede l'apertura della procedura per la messa in cassa integrazione a partire dal primo di maggio di 1030 lavoratori". Lo afferma il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. "L'annuncio - fa sapere - è stato dato alle Organizzazioni sindacali dal Commissario Nicastro in conseguenza della totale incertezza, confermata dalle dichiarazioni del Ministro della Difesa Trenta, sull'acquisto di velivoli P180 in dotazione alle Forze Armate e soprattutto in relazione al venir meno del programma di sviluppo produttivo e certificazione del velivolo P1HH. Piaggio Aerospace, insieme alla Laerh, rappresenta con i suoi stabilimenti di Villanova D'Albenga e Genova una eccellenza dell'industria spaziale italiana e - sottolinea Landini - in quanto azienda strategica è soggetta alla Golden Power da parte del Governo italiano". "I suoi programmi, progetti e prodotti -prosegue Landini - sono un riferimento di inusuale innovazione per l'insieme del Made in Italy, sostenuti da un patrimonio professionale di tecnici, operai e impiegati, unico nel suo campo". Per il segretario generale della Cgil "è inaccettabile quello che sta accadendo in questi giorni e il rischio che si prospetta per il futuro del lavoro e dell'occupazione. Chiediamo al Governo di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità per scongiurare un declino che appare irreversibile se non verranno mantenuti gli impegni più volte assunti". "Il Presidente del Consiglio Conte e il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Di Maio intervengano immediatamente per ristabilire tutte le condizioni necessarie per consentire alla Piaggio Aero di dare continuità alle produzioni e di sviluppare i propri programmi produttivi garantendo il necessario sostegno finanziario da parte dei Ministeri interessati. In caso contrario - conclude Landini - verrebbe meno quel minimo di credibilità e di autorevolezza del Governo italiano nei confronti dei lavoratori e del Paese".
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