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    Trasporto a temperatura controllata: l’analisi di Uomini e trasporti delle dinamiche della logistica agroalimentare

    di Carlotta Nicoletti

    2 min, 35 sec

    In tre anni, dal 2021 al 2023, i mezzi pesanti Euro 6 sono aumentati dell’84,8%: un segnale positivo, frutto dell’impegno delle aziende, ma oltre il 44% del parco mezzi attualmente in circolazione rimane pre-Euro 5

    Trasporto a temperatura controllata: l’analisi di Uomini e trasporti delle dinamiche della logistica agroalimentare

     

     

    Più green e più grandi le flotte per il trasporto a temperatura controllata, con veicoli generalmente usati per la distribuzione di cibo in regime ATP. In tre anni, dal 2021 al 2023, i mezzi pesanti Euro 6 sono aumentati dell’84,8%: un segnale positivo, frutto dell’impegno delle aziende, ma oltre il 44% del parco mezzi attualmente in circolazione rimane pre-Euro 5. In crescita anche la dimensione delle aziende: le flotte da 20 a 50 veicoli nello stesso periodo sono cresciute del 199%.

    L’indicazione emerge dall’elaborazione condotta da Uomini e Trasporti, la testata giornalistica del Gruppo Federtrasporti, che ha comparato gli ultimi dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (estratti il 17 settembre 2024) con quelli raccolti da OITAF, l’Osservatorio per il trasporto alimentare e del farmaco, nel Libro bianco sul trasporto refrigerato pubblicato nel 2022.

    Il nuovo numero monografico di Uomini e Trasporti in uscita oggi è dedicato al trasporto a temperatura controllata e propone un’analisi approfondita delle dinamiche alla base della rapida trasformazione della logistica agroalimentare.

    La pandemia ha cambiato le abitudini degli italiani a tavola: più prodotti freschi e soprattutto più cibo fino alla porta di casa, acquistato online. Le impennate dell’inflazione hanno fatto il resto alterando i ritmi della domanda, con picchi di richiesta e periodi di magra difficilmente prevedibili. Così il trasporto delle merci e la logistica hanno dovuto adeguarsi alla trasformazione, complice anche l’ingresso nel settore di grandi e grandissimi players come Amazon Fresh, BRT o Cortilia.

    Una combinazione di fattori che ha aumentato la competizione nel settore, chiedendo alle aziende maggiore massa critica, ma anche più cura per la adeguarsi alla trasformazione, complice anche l’ingresso nel settore di grandi e grandissimi players come Amazon Fresh, BRT o Cortilia.
    Una combinazione di fattori che ha aumentato la competizione nel settore, chiedendo alle aziende maggiore massa critica, ma anche più cura per la sostenibilità e il servizio. Questo è evidente nel processo di rinnovamento delle flotte: secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attualmente i mezzi più green (Euro 5 e 6) costituiscono più della metà dell’intero parco circolante in regime ATP (72.612 mezzi), mentre i pre-Euro 5 sono diminuiti nello stesso periodo dell’11,9% e oggi, pur rappresentando comunque ancora il 44% del parco circolante, sono in tutto 58.949 veicoli. In questi tre anni è cresciuto dell’11,7% anche l’intero parco di mezzi pesanti a temperatura controllata in circolazione (da 118.318 a 132.155), a riprova di una domanda di trasporto e distribuzione delle merci deperibili in rialzo e comunque in trasformazione. Infine, anche spinte dal gigantismo dei grandi player arrivati sul mercato, le aziende di autotrasporto che operano nel refrigerato hanno investito sulle proprie flotte: in particolare, sono esplose le medie realtà con un parco da 20 a 50 veicoli (+ 199%), anche quelle da 11 a 20 veicoli sono aumentate del 134%. Buone le performance delle flotte extra large, ovvero con più di 100 mezzi, che in tre anni sono aumentate di 5 unità: oggi sono 33, ma per dimensioni rappresentano una buona fetta di questa realtà.

     

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