Tra due mesi è gennaio, al Genoa servono punti e rinforzi

di Gessi Adamoli

5 min, 28 sec
Tra due mesi è gennaio, al Genoa servono punti e rinforzi

Adesso, prima che davvero sia troppo tardi, bisogna cambiare marcia. Dividendo il calendario in blocchi, come era solito fare il professor Scoglio, servono almeno 5 punti nelle prossime tre partite: Cremonese, Sassuolo in trasferta, e Fiorentina. Certamente non è giusto che Vieira passi da capro espiatorio, gli è stata messa disposizione una rosa mal assortita e con poca qualità, ma monsieur Patrick deve tornare ad essere lucido e pragmatico perché ultimamente certe sue scelte risultano incomprensibili persino per i fautori dell’ovvio (“lui vive la squadra tutti giorni ed ha il polso della situazione meglio di chiunque”). Finalmente, come tutti (ma proprio tutti) auspicavano da tempo, si è deciso a togliere dalla naftalina Thorsby che, pur con i suoi limiti, in questo Genoa è imprescindibile. Ed il norvegese, dopo appena 7 minuti, andava già in gol. Un regalo di Asllani? Vero, ma solo in parte perché una delle caratteristiche di Thorsby è proprio quella di andare ad occupare l’area di rigore. Se non ci fosse stato lui Asllani si sarebbe potuto permettere di scivolare senza che ci fosse nessuno ad approfittarne.

È rimasto Martin (8 assist nella passata stagione) ad essere vittima di un ostracismo incomprensibile a meno che non si cada nella tentazione di fare dei retropensieri per via del contratto in scadenza e dell’interesse del suo connazionale Fabregas che lo vorrebbe al Como. Di sicuro Vieira non è nemmeno fortunato, quello stellone che l’aveva accompagnato nella passata stagione sembra averlo abbandonato. A Torino il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto ed il migliore degli avversari è stato il trentatreenne portiere Paleari che, prima di domenica, in carriera aveva collezionato soltanto 4 presenze in serie A (3 nel Genoa quando, nella stagione 2020-21, era la riserva di Perin).

Nella Cremonese dell’amatissimo ex Nicola, dopo un inevitabile periodo d’ambientamento Vardy si è preso la maglia da titolare ed ha già più gol di Colombo. Il Genoa lo aveva in mano quest’estate, poi, però, ha preferito tirarsi indietro proprio come era capitato l’anno prima con De Gea. Scelte non proprio lungimiranti.

Intanto, ed è inevitabile, non si sono ancora spenti gli echi dell’assemblea degli azionisti di lunedì con la revoca da consigliere di amministrazione dell’ex presidente Zangrillo. “Una situazione estremamente sgradevole” ha commentato l’avvocato D’Angelo e non poteva trovare aggettivo migliore. Ha anche fatto riferimento all’articolo 15 della Costituzione (è garantita la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione) quando sono state proiettate le slide contenenti lo scambio di chat tra Zangrillo e Paul Mann di Banca Moelis: “Ne è stato fatto un uso indiscriminato”. Zangrillo nel suo intervento ha detto di aver sempre agito per il bene del Genoa (forse qualcuno ne può dubitare?) ed ha anche spiegato tutti i punti controversi. “I miei rapporti con Paul Mann? Da presidente tenevo i contatti con il rappresentate di coloro che la proprietà mi avevano indicato come advisor incaricato alla cessione della società. I miei giudizi forti nei confronti di alcuni dirigenti? Le stesse cose mi sono premunito di riferirle al signor Sucu appena è diventato azionista di maggioranza”.

Per completezza di informazione (poi ognuno ne dia l’interpretazione che preferisce) va riportato un passaggio della relazione del dottor Scio che rappresentava Acap: “È giusto che tutti sappiano che la società è stata supportata anche ai fini della propria iscrizione al campionato, dai finanziamenti e dall’impegno di supporto finanziario di ACAP: basti pensare che, soltanto nel periodo compreso tra il 28 giugno 2024 e i giorni antecedenti l'aumento di capitale cui facevo cenno, ACAP ha finanziato il club versando circa 22 milioni di euro, dopo che il club aveva ricevuto dal Gruppo 777 (a sua volta finanziato da ACAP) circa 160 milioni di euro dal 2021. ACAP come detto si era impegnato a supportare la Società per le future esigenze finanziarie con apposito impegno scritto del 7.11.2024 (impegno che in quel momento era considerato essenziale per la continuità aziendale della Società). Sempre A-CAP, successivamente all'aumento di capitale, a conferma della propria volontà di sostenere il Genoa aveva perfino depositato in Tribunale un ulteriore impegno dell'11 giugno 2025, condizionato alla sospensione della delibera di aumento di capitale che ne impediva l'esercizio del controllo, a fornire tutte le risorse necessarie alla Società per far fronte alle proprie esigenze e ai futuri costi, incluso quanto necessario per il mercato dei calciatori, dimostrando (a conforto della capacità di sostenere il club) di disporre di disponibilità liquide di oltre 1,3 miliardi di dollari e un attivo di oltre 1 5,6 miliardi di dollari, con un patrimonio netto complessivo di oltre 425 milioni di dollari, nel periodo immediatamente precedente all'aumento di capitale”.

Capitolo mercato di gennaio. Chi in passato aveva dispensato miele anche sui bilanci della gestione Preziosi assicura che ci sono le condizioni per operare, come auspichiamo tutti, un’adeguata campagna di rafforzamento per una squadra che necessita di almeno tre giocatori di qualità. Ma la continuità aziendale, così come riportato nel bilancio che è stato certificato dai revisori dei conti, è garantita dalle plusvalenze. Si legge testualmente: “Le plusvalenze ottenute negli ultimi due anni si inseriscono perfettamente nelle principali previsioni economiche e finanziarie del piano, anzi come si può riscontare risultano essere persino più alte di quanto previsto. Gli organi di stampa e i media specializzati hanno già da tempo testimoniato un interesse da parte dei principali club calcistici italiani ed europei rispetto all’acquisizione - a titolo temporaneo o definitivo – dei diritti legati alle prestazioni di alcuni trai calciatori più promettenti, se non del valore già unanimemente riconosciuto, attualmente nella rosa del Genoa CFC a titolo di proprietà”.

Dunque quello delle plusvalenze continuerà ad esser un passaggio obbligato. E si ha un bel dire a citare il modello Atalanta al quale per altro si ispirano tutti. A Bergamo vendono e comprano, vendono e comprano dando origine ad un circolo virtuoso che si rigenera di continuo.

Quanto alla polemica innescata dall’interpretazione di quei "costi non ricorrenti" citati nel bilancio e che sono esclusi in un prossimo futuro, ci sono varie scuole di pensiero. Per molti “l’acquisto di nuovi giocatori, in particolare se costosi e strategici, sono da considerarsi costi non ricorrenti”. Per altri no. Comunque tra due mesi è gennaio.   

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.