Torrente Lavagna prosciugato per 7 chilometri, pesci a rischio
di Marco Garibaldi
Umberto Righi (FiMa Chiavari) lancia l'allarme: "Le pompe degli acquedotti prosciugano la falda"
C'è preoccupazione per la secca del torrente Lavagna, in val Fontanabuona, che comprende il tratto tra Coreglia Ligure e Carasco.
Si tratta di circa 7 chilometri di torente: Umberto Righi della FiMa Chiavari è stato tra i primi a lanciare l'allarme. Secondo Righi infatti non si tratterebbe di un problema legato alla siccità ma le cause della secca dovrebbe risalire "alle pompe degli acquedotti che prosciugando la falda aspirano anche lo scorrimento superficiale, mandando tutto a Rapallo e Santa Margherita Ligure".
Preoccupazione anche per i pesci che vivono nel torrente:
"Con il blocco semine, abbiamo perso tesseramento e licenze, le società di pesca stanno morendo, per cui non ci prestiamo più allo sfruttamento gratuito di portare in salvo i pesci, aspettiamo che ittiologi, animalisti e ambientalisti agiscano, si rimbocchino le maniche e vadano a faticare nel greto del fiume a rimescolate nelle pozze maleodoranti con retini e storditori come facevano quegli “stupidi” pescatori gli anni scorsi, a salvare decine di quintali di anguille, cavedani, barbi, alborelle, tinche, cobiti, lasche, tutti ceppi autoctoni, che moriranno con atroci sofferenze.
Il compito di salvare la fauna cosiddetta autoctona – conclude Righi - viene lasciato agli ittiologi ed al Ministero che ha imposto i blocchi semine di trote allevate".
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