Torna la "Genoa Shipping Week" per la sua quarta edizione
di Paolo Lingua
Il punto di Paolo Lingua
La “Genoa Shipping Week” è un evento di riflesso internazionale che, per molti aspetti, nobilita e potenzia il ruolo portuale e marittimo di Genova, primo scalo italiano in assoluto, un ruolo che non va mai dimenticato. La manifestazione, come raccontano le cronache di questi giorni, è stata inventata e sempre promossa, allargandone spazi ed eventi per una intera settimana dall’Assoagenti, una associazione che ha un ruolo che supera il semplice raccordo tra le imprese più note come Agenzie Marittime, ma che entra i molti – per non dire tutti – degli aspetti del mondo dello shipping e dei trasporti collegati. Gli Agenti Marittimi, anche in tempi recenti, hanno sempre dimostrato una orgogliosa autonomia anche nei confronti delle istituzioni e della politica intesa in senso generale, sempre collaborando a tutte le iniziative di crescita, di innovazione e di investimento, senza però mai cadere nella retorica e nel facile ottimismo. Proprio dal mondo degli Agenti sono venuti i primi allarmi preoccupati dopo il tragico crollo del ponte Morandi e non sono mancati, ancora nei giorni scorsi, gli avvertimenti e le riflessioni sui segnali di crisi, del calo del lavoro e dei traffici.
Proprio nella settimana della grande manifestazione che attraverserà un po’ tutta la città dal 24 al 30 giugno, sono stati inseriti, accanto ai dibattiti e agli approfondimenti tecnici, molti eventi di carattere culturale per avvicinare, come hanno spiegato gli organizzatori, i genovesi sempre più al mondo del mare per portarli quasi all’identificazione del loro naturale DNA. La cultura sarà lo strumento – chiave della comunicazione con ben 122 visite a quattro importanti navi che hanno funzioni di formazione e di servizio per il ministero della Difesa, ma anche con funzioni civili di grande importanza e significato. Il mondo del business vero e proprio si collegherà quindi, tramite le cultura marittima, allo sport, al ruolo della navigazione oggi e a tutto quanto attiene alle innovazioni fondamentali per creare nuovi interessi nel mondo del lavoro e dell’occupazione del domani, con particolare riferimento ai giovani. E’ indubbio che i rischi di non occupazione o di “fuga dei cervelli” vanno combattuti con la promozione di nuove possibilità e di nuovi potenziali a tutti i livelli.
La settimana dunque della “Genoa shipping week” dovrà avere, anche sul piano psicologico, un ruolo di stimolo alla crescita, proprio perchè non è semplice operare in momenti come l’attuale con continue modificazioni dei mercati, sulla spinta di innovazioni tecnologiche, ma anche di nuovo accordi politici internazionali, basterebbe pensare agli “alti e bassi” del successo o meno delle proposizioni della “Via della Seta” (letta dagli stessi protagonisti con interpretazioni contrastanti) per non parlare delle annunciate (e smentite) variazioni sui dazi di merci assai diverse tra loro o frutto di intrecci politici assai diversi. La imprevedibilità è uno degli aspetti più preoccupanti dello shipping mondiale. Obiettivamente non è una novità, ma oggi i mezzi di informazione e di comunicazione viaggiano in tempo reale e quindi sia i pericoli sia i rimedi hanno la possibilità di irrompere sulla realtà di tutti i giorni assai velocemente. Per questo l’evento promosso dagli Agenti Marittimi è così importante e delicato perché concentra l’attenzione di tutti e in particolare una di capitale marittima mondiale su una delle chiavi assolute dello sviluppo economico a livello internazionale. Ma non dimentichiamo che è anche una grande settimana di festa per tutti, perché un pizzico di ottimismo è fondamentale.
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