Ariel Dello Strologo: conto alla rovescia
di Paolo Lingua
Sabato, sulla base di indiscrezioni ma anche di quasi ufficiali, il Pd, dopo una lunga notte di discussioni e di confronti dei suoi vertici genovesi, si dovrebbe formalizzare la candidatura di Ariel Dello Strologo a sindaco di Genova. Ci sono ancora dei confronti da mettere in chiaro con la direzione nazionale che avrebbe chiesto di confermare la candidatura realizzando un accordo di coalizione con gli altri partiti dell’area di centrosinistra, il M5s e gli schieramenti come Leu e altri minori. Non è chiaro, anche perché sino a oggi il partito ha oscillato in maniera non sempre lucida, come si muoverà Italia Viva.
Nelle scorse settimane, ma varrebbe la pena di dire negli scorsi mesi, il Pd è stato molto cauto. Il partito e l’intero centrosinistra hanno subito la più pesante sconfitta elettorale, sul piano dei numeri, alle elezione regionali del 2020. Ma l’esito è stato frutto d’una strategia assai differente ched ha di fatto spaccato la direzione ligure e la direzione nazionale. Quest’ultima, per questioni più cerebrali che intelligenti, ha di fatto bocciato la candidatura di Dello Strologo, già emersa, e ha lasciato che si imponesse una linea spinta dall’estrema sinistra e dal M5s, con la candidatura, che si sapeva fragile, di Ferruccio Sansa, neppure troppo ben visto, dopo anni di polemiche, da una parte del mondo della sinistra e del Pd in particolare. Se passerà la candidatura di Dello Strologo, ci sarà un profodo cambiamento strategico. Infatti, si tratta di un professionista noto, un avvocato di alto profilo,
Presidente della Comunità Ebraica di Genova, carica già tenuta da suo padre, Piero Dello Strologo, scomparso recentemente. In qualche misura si tornerebbe a una logica che aveva già dato risultati elettorali e di gestione amministrativa di successo oltre che di prestigio nel decennio in cui fu sindaco Beppe Pericu, avvocato amministrativo e docente universitario, una figura assimilabile ad Ariel Dello Strologo. Come si è detto, ancora una volta nel Pd si è agitato il pendolo Genova-Roma. Infatti era emersa la possibile candidatura di Anna Maria Furlan, già segretaria generale della Cisl, ben vista dalla sinistra moderata e dal mondo cattolico da cui proviene.
Anche a Genova la Furlan, che però non ha mai sciolto la riserva (forse non del tutto convinta), anche se a Genova l’ex deputato Lorenzo Basso ha continuato a sostenerla. Da quello che si è appreso, però, pare che la candidatura della Furlan sarebbe stata accettata solo dal Pd ma non dai suoi alleati. Una soluzione che invece, verifiche a parte, sarebbe invece accolta e darebbe la possibilità d’una coalizione unita. Questo anche perché la situazione interna del M5s è estremamente critica e fragile e non ha la forza di imporsi. Un discorso che vale anche per l’estrema sinistra e per l’area di Sansa.
Le elezioni di Genova presentano qualche incognita perché in linea di massima, sulla base dei sondaggi ancora di non molte settimane fa, Marco Bucci era dato addirittura eletto al primo turno, anche sulla base dei risultati delle regionali. Il Pd e il centrosinistra erano in crisi, come si diceva poco sopra, anche per questa poco brillante prospettiva. Ora, dopo la vicenda del Quirinale e con un clima di nervosismo nel centrodestra, la situazione potrebbe mutare. Bucci è sempre dato per nettamente vincitore, ma sarebbe più possibile un ballottaggio, soprattutto di fronte a un candidato di prestigio come Ariel Dello Strologo, non certamente estremista e stimato in ambienti borghesi e moderati.
Inoltre, anche se tutti i partiti del centrodestra, anche quelli critici con Toti, hanno confermato la stima e il sostegno pieno a Bucci, si dovrà capire come finiranno le fibrillazioni nello schieramento. Toti dovrebbe presentare una sua lista ( si stanno cercando infatti candidati di qualche prestigio personale e professionale) anche se avrebbe preferito fonderla con quella personale del sindaco che però vuole la “sua” lista per contarsi. La vicenda proseguirà, come sempre in questi casi, a “puntate” Da qui alla primavera che sarà infuocata.
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