Stop mascherine nelle Rsa, Pallavicini (Confcommercio Salute): "Dispositivi da mantenere, sia prioritaria la tutela dei pazienti fragili"

di Giorgia Fabiocchi

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"Auspichiamo pertanto un approccio che tenga maggiormente conto delle nostre considerazioni"

Stop mascherine nelle Rsa, Pallavicini (Confcommercio Salute): "Dispositivi da mantenere, sia prioritaria la tutela dei pazienti fragili"

“L’eliminazione dell’obbligo delle mascherine nelle Rsa è un tema che va trattato con estrema cura. Quotidianamente da operatori e ospiti delle strutture, il risconto sull’utilizzo dei dispositivi di protezione che oggi ci arriva dopo due anni di pandemia è positivo. Per questo riteniamo che il mantenimento delle mascherine nei nostri luoghi di cura non debba considerarsi come negativo, anzi”. Lo ha detto Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura, organizzazione di Confcommercio che rappresenta a livello nazionale centinaia di realtà del settore assistenziale, sociale e socio sanitario.

“Comprendiamo la volontà del Governo di dare un segnale forte di ripartenza, anche dal punto di vista dell’immagine - prosegue Pallavicini - ma ribadiamo come già fatto in passato il nostro appello di porre sempre al centro e come priorità la tutela dei pazienti anziani e fragili. In questo senso i Dpi ad oggi sono ampiamente tollerati da operatori, ospiti e visitatori delle Rsa e crediamo restino un importante strumento di riduzione del rischio infettivo, non solo nei confronti del covid ma anche dell’influenza e di altre malattie molto diffuse e impattanti, soprattutto sulle fasce di popolazione più fragili”.

Conclude Pallavicini: “Pur mancando ancora conferme concrete dall’Esecutivo, il tema è urgente perché la data del 1 novembre in questo senso è decisiva: a livello normativo è infatti sufficiente che il Governo non emetta alcun nuovo provvedimento per far sì che l'obbligo delle mascherine decada anche in ospedali, ambulatori e residenze per anziani. Auspichiamo pertanto un approccio che tenga maggiormente conto delle nostre considerazioni, a tutela dei pazienti più fragili e a rischio.