Stati Uniti, l'industria del packaging alla prova dei dazi di Trump: tra rincari e soluzioni sostenibili

di Sagal

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Le nuove politiche commerciali potrebbero pesare sul settore, ma il riciclo a ciclo chiuso e la produzione locale aprono nuove prospettive

Stati Uniti, l'industria del packaging alla prova dei dazi di Trump: tra rincari e soluzioni sostenibili

La guerra commerciale avviata da Donald Trump, con dazi annunciati per Cina, Canada e Messico, viene percepita come la principale preoccupazione per circa il 50% dei dirigenti aziendali statunitensi della produzione di beni di consumo. Nello stesso campione, l'85% prevede di riorganizzare le proprie catene di approvvigionamento nel 2025. L'industria del packaging, fortemente dipendente da materie prime importate, rischia di subire pesanti rincari e il tema su come limitare gli effetti delle nuove politiche sotto la seconda amministrazione Trump è ampiamente dibattuto. Alcune soluzioni come il reshoring e il riciclaggio a ciclo chiuso, potrebbero offrire un'alternativa sostenibile e strategica.

Vulnerabilità della supply chain - L'introduzione di dazi sulle materie prime importate aumenterà inevitabilmente i costi per il settore del packaging. Le tariffe su beni cinesi e le contromisure di Pechino colpiranno in particolare le aziende statunitensi che dipendono da tali importazioni. A complicare il quadro vi sono anche le recenti crisi globali, come il conflitto Russia-Ucraina, che hanno già messo a dura prova le forniture di materie prime, facendo lievitare i costi.

Carenze interne - Gli Stati Uniti non dispongono di una produzione domestica sufficiente per coprire il fabbisogno del settore del packaging. Il Dipartimento della Sicurezza Interna ha già segnalato il rischio economico derivante dalla scarsa disponibilità di materiali critici come plastica, metalli e carta, elementi fondamentali per l'industria.

Strategie alternative - Per ridurre la dipendenza dalle importazioni e contenere i costi, le aziende possono puntare su materiali sostenibili e alternative locali. Una delle strategie più discusse è il reshoring, ovvero il rientro della produzione in patria, che però richiede investimenti ingenti e costi di manodopera più elevati. Tuttavia, la costruzione di infrastrutture produttive locali potrebbe fornire una base solida per l'adozione di sistemi di riciclo a ciclo chiuso, con vantaggi sia economici che ambientali.

Economia circolare - I sistemi di riciclo a ciclo chiuso consentono di raccogliere, trattare e riutilizzare i materiali direttamente nel processo produttivo, riducendo la dipendenza dalle importazioni e minimizzando gli sprechi. In teoria, questo approccio non solo migliora la sostenibilità, ma rafforza anche la resilienza delle imprese statunitensi di fronte alle tensioni commerciali e alle oscillazioni dei mercati.

Riciclo e consumo - Attualmente, il 95% della plastica da imballaggio negli Stati Uniti viene scartata dopo un solo utilizzo. Nel caso specifico delle bottiglie in PET, il tasso di raccolta negli USA è inferiore al 29%, contro oltre il 90% in diversi paesi europei. Le inefficienze del sistema di riciclo statunitense derivano sia dalla scarsa informazione dei consumatori che da infrastrutture locali inadeguate.

Sfide e opportunità - Un cambiamento radicale richiederebbe investimenti governativi massicci, poco probabili data la politica ambientale dell'amministrazione Trump, che ha già manifestato l'intenzione di ritirarsi dall'Accordo di Parigi. Inoltre, le pressioni economiche dovute ai dazi potrebbero limitare la capacità delle aziende di investire in soluzioni sostenibili come il riciclo a ciclo chiuso.

Iniziative industriali - Nonostante le difficoltà, alcune grandi aziende stanno già muovendosi verso modelli più sostenibili. Coca-Cola, ad esempio, ha avviato una partnership con Circular Solutions Advisors (CSA) per implementare sistemi di riciclo chiuso in stadi e università, garantendo il recupero e la riutilizzazione di bottiglie in PET e alluminio. Solo nel 2023, il progetto ha consentito di raccogliere oltre 60 milioni di libbre di materiali.

Scenario futuro - L'industria del packaging si trova di fronte a una sfida cruciale: bilanciare la necessità di contenere i costi con l'adozione di pratiche innovative e sostenibili. Se da un lato i dazi imposti da Trump pongono ostacoli immediati, dall'altro potrebbero rappresentare un incentivo per accelerare la transizione verso soluzioni più resilienti e rispettose dell'ambiente.

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