Skymetro, scontro in aula tra Salis e Piciocchi: "Nuovo progetto nel 2026", "State buttando 19 milioni"
di Stefano Rissetto
Dibattito a Tursi sul futuro della mobilità in Val Bisagno: la sindaca annuncia un piano alternativo, l’opposizione attacca sulla gestione dei fondi
Si accende il confronto politico a Palazzo Tursi sul futuro dello Skymetro, l’infrastruttura pensata per collegare la Val Bisagno al centro di Genova. Durante la seduta del Consiglio Comunale del 10 luglio, la sindaca Silvia Salis ha annunciato l’intenzione di abbandonare definitivamente il progetto voluto dalla precedente amministrazione e di puntare su una nuova proposta da presentare al bando ministeriale previsto per il 2026.
“Confermo che parteciperemo al nuovo bando del MIT con un progetto alternativo per la Val Bisagno”, ha dichiarato Salis. “Nel frattempo serve una risposta immediata alle esigenze del territorio. Per questo ho attivato la ricerca di un esperto nazionale di mobilità che ci aiuti a proporre una soluzione transitoria, integrando l’attuale asse di forza della vallata”. L'intervento potrebbe consistere, come ha spiegato il vicesindaco Alessandro Terrile, in un ampliamento delle corsie preferenziali o in una riorganizzazione parziale della viabilità. La figura tecnica è ancora in fase di individuazione.
La sindaca ha inoltre rivendicato la coerenza della sua posizione: “La nostra contrarietà allo Skymetro è sempre stata chiara. Credo sia uno dei motivi per cui abbiamo vinto le elezioni: a Genova il centrodestra ha perso con 7 punti di scarto, in Val Bisagno con 9. Non sono mai stata ambigua su questo tema”. Alla domanda sul perché non si sia presentata personalmente agli incontri al Ministero delle Infrastrutture l’8 luglio scorso, Salis ha risposto: “Il sindaco parla con il ministro. Matteo Salvini in questi giorni era in missione all’estero, ci siamo sentiti telefonicamente e a breve ci vedremo a Roma”.
Piciocchi: “Potevate salvare il progetto, ora rischiate di restituire 19 milioni” - Forte la reazione dell’ex vicesindaco Pietro Piciocchi (Vince Genova), che ha promosso la discussione in aula tramite l’Articolo 55. “Non è vero che lo Skymetro non è più realizzabile. Il decreto 95 del 30 giugno 2025 consente l’aggiornamento del cronoprogramma e l’accesso ai fondi. Se però scegliete di proporre un nuovo progetto, i 19 milioni già spesi per la progettazione andranno restituiti. E di questo vi dovrete assumere ogni responsabilità, politica e amministrativa”. Piciocchi ha anche criticato l’assenza della sindaca alle interlocuzioni tecniche con il MIT, che si sono svolte senza di lei. “È un segnale di disimpegno inaccettabile su un'opera strategica”.
Tra gli altri inteventi, Francesca Ghio (AVS) ha definito lo Skymetro “un progetto nato sbagliato, costato 19 milioni pubblici per nulla”. Per Marco Maesmaker (M5s), “invece di polemizzare, sarebbe utile far pressione sul governo per recuperare i fondi”. Più netto l’intervento di Sergio Gambino (gruppo Misto): “Il centrosinistra sta cancellando tutto senza proporre una vera alternativa. Lo Skymetro era l’unico progetto cantierabile. Ricordiamo che nel 2011 fu avviata una tramvia costata 3 milioni: che fine ha fatto anche quella?”. Dello stesso tenore Lorenzo Pellerano (Noi Moderati – Orgoglio Liguria): “Non si può ogni volta ripartire da zero. I cittadini devono sapere che il prezzo dell’incertezza lo stanno pagando loro”. Paola Bordilli e Alessio Bevilacqua della Lega commentano: “Lo Skymetro in Val Bisagno in realtà si può realizzare e l’opera risulta cantierabile entro il 31 dicembre 2025, come ha ricordato anche il MIT. Se la giunta Salis dice che non lo farà, la responsabilità politica sarà soltanto loro. Ossia di una sinistra che dice ‘No’ a tutto, in ossequio alla politica dell’immobilismo: esattamente come in passato, altro che ‘è già domani’. Pertanto, a meno che la giunta Salis non cambi idea, la nostra Città perderà i primi 398 milioni di euro già finanziati dal MIT. Inoltre, il Comune di Genova dovrà restituire i 19 milioni di euro spesi per la progettualità. Un disastro, che dicano chiaramente dove troveranno questi soldi. Nel frattempo, ‘l’ideona' annunciata oggi dalla giunta Salis sarebbe quella di nominare un consulente esterno per potenziare l’Asse di forza della mobilità in Val Bisagno, ma togliendo altri parcheggi al territorio. Un forte disagio per i residenti, più che una ‘soluzione’, peraltro annunciata dal vicesindaco a mezzo stampa e non durante il dibattito sullo Skymetro in aula consiliare. Se toglieranno i posti auto in Val Bisagno, noi siamo pronti a fare le barricate. In ogni caso, dalla giunta Salis ancora confusione e molta propaganda”.
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