Silvia Salis sindaca a Telenord: "Pronta a collaborare con Bucci nell'interesse di Genova"

di Stefano Rissetto

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Eletta al primo turno, dice: "Incontro con Bucci? Prima possibile. La campagna elettorale è finita, i toni si abbassano. Voglio un rapporto collaborativo"

Ospite di Telenord, la nuova sindaca di Genova Silvia Salis, eletta al primo turno, intervistata da Carlotta Nicoletti e dal direttore Matteo Cantile, ha fatto il punto sulle elezioni vinte e sulle prospettive del mandato appena ricevuto.

La vittoria annunciata e l'emozione del risultato - "Nella mia prima uscita pubblica avevo detto di voler vincere al primo turno ed è successo. Questo risultato era nell’aria, sapevo che eravamo una coalizione da vincere al primo turno. Vederlo succedere è una cosa diversa. Ai primi exit poll mi sono seduta sul divano, a casa: vederlo scritto è un’altra cosa. Trovarsi di fronte al risultato, lo dico da ex atleta, è importante. Ho usato dei toni che hanno convinto la città. Emozionante l’affetto che c’è stato oggi per il risultato. Ho voluto parlare al cuore e alla testa dei genovesi".

 

La campagna elettorale e il metodo - "Il senso di responsabilità l’ho avuto fin dal primo giorno. Questa "giunta del fare" ha solo toccato con le pinze dossier importanti. Io non ho niente in comune con Bucci, perché se usi un certo metodo con i collaboratori, quelli molto bravi vanno altrove. In questa campagna elettorale non ho mai modificato il programma. La destra pensava che esprimendomi su certi temi la coalizione si sarebbe sfaldata. Sette punti di distacco? Sei erano sempre nei sondaggi".

 

Gli attacchi personali e la reazione dell’elettorato - "L’episodio più fastidioso? Chi occupa posti importanti non deve scendere in comportamenti ingiusti, come pubblicare foto dell’avversaria in costume da bagno con in braccio il suo figlio di pochi mesi. Di fronte a una candidatura forte e coesa, alla destra non rimane che andare sulla vita privata. Allora si creano delle tifoserie, e una persona attaccata viene difesa. La polarizzazione non serve a chi attacca. La telefonata con Piciocchi? Sinceramente molto breve, e i toni usati contro di me sono stati forti. Speravo prendesse le distanze, non lo ha fatto, ma tutto questo ha portato voti alla mia coalizione".

 

Il futuro: obiettivi, municipi e governo della città - "Gli obiettivi sono chiari: dignità del lavoro, salario minimo, bilanciamento degli interessi. Poi le infrastrutture sociali per l’infanzia, la terza età, la disabilità. Sul fronte municipi, il Levante è stato perso per pochissimi voti, ma Calisi ha fatto un’ottima campagna. Il Medio Levante è sempre stato problematico, ma sette municipi conquistati rappresentano comunque un ottimo risultato. Per quanto riguarda vicesindaco e giunta, di questi temi un 50% mi è già chiaro. Vedrò chi verrà eletto, perché questo ha un peso. Abbiamo tempo per trovare la soluzione migliore. L’incontro con Bucci? Il prima possibile. La campagna elettorale è finita, e i toni si abbassano. Voglio avere un rapporto collaborativo, nell’interesse di Genova".

Le prime reazioni - "La prima telefonata? Non me la ricordo, ce ne sono state tantissime. Una delle prime è stata quella di Giovanni Malagò, molto felice. Questi tre anni sono stati molto formativi per il mio percorso politico".

 

 

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