Sicurezza, Traverso (Siap): "Esclusi poliziotti da formazione sulle vittime di reato"

di Stefano Rissetto

1 min, 53 sec

“Iniziativa mediatica che ignora la legge regionale e il ruolo delle forze dell’ordine”

Sicurezza, Traverso (Siap): "Esclusi poliziotti da formazione sulle vittime di reato"

Un corso di formazione online destinato alla Polizia Locale e promosso dal Garante regionale per le vittime di reato, Andrea Campanile, finisce al centro delle critiche del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia), che accusa la Regione Liguria di aver escluso dalla progettazione e dalla partecipazione gli operatori della Polizia di Stato.

A intervenire è Roberto Traverso, segretario regionale del SIAP Liguria, che definisce l’iniziativa “un’operazione mediatica” e “l’ennesima sovrapposizione istituzionale che ignora il ruolo delle forze dell’ordine”.

“Abbiamo appreso dell’avvio del primo corso rivolto alle Polizie Locali – spiega Traverso – ma la legge regionale 11/2020 prevede chiaramente che il Garante promuova percorsi formativi coinvolgendo anche le Forze dell’Ordine. Questo non è accaduto: non siamo mai stati consultati, né è stata prevista alcuna possibilità per i nostri operatori di partecipare”.

Il riferimento normativo è all’articolo 2 della legge istitutiva del Garante, che menziona espressamente la promozione della formazione congiunta tra operatori sociali, Polizia Locale e forze statali. “Una previsione disattesa – aggiunge Traverso – nonostante i nostri agenti siano in prima linea nei rapporti con le vittime, nella raccolta delle denunce e nel raccordo con le Procure”.

Secondo il SIAP, la contraddizione più evidente è l’impiego di funzionari di Polizia come docenti esterni, senza però prevedere la formazione degli stessi agenti: “Un paradosso istituzionale – accusa Traverso – che dimostra come anche la Questura non sia stata messa in condizione di attivare i protocolli necessari”.

Il sindacato denuncia inoltre un problema politico più ampio. “Si continua a costruire un’immagine pubblica di controllo del territorio, escludendo però chi, per legge, ha la titolarità in materia di ordine pubblico. È una strategia da vetrina, già vista a Genova con il sindaco Bucci, e ora replicata a livello regionale”.

Traverso chiede con forza che si esca dalla logica delle “passerelle” e si attivino percorsi seri di formazione interforze. “La sicurezza non si fa con gli spot. Serve un sistema integrato che coinvolga Polizia di Stato, Carabinieri, Polizia Locale, Procure e servizi socio-assistenziali. E servono protocolli tra Regione, Prefettura e Questura, non iniziative unilaterali”.

Il SIAP Liguria ribadisce la piena disponibilità al confronto e chiede con urgenza l’attivazione di un tavolo interistituzionale. “Formare significa garantire davvero tutela alle vittime – conclude Traverso – non si può lasciare fuori chi lavora ogni giorno in strada, nei commissariati, in prima linea”.



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