Sestri Levante: folla ai funerali della donna uccisa dal marito, difensore dell'uxoricida chiede i domiciliari e perizia psichiatrica
di Stefano Rissetto
Nei manifesti funebri il figlio della coppia ha voluto che comparisse anche il nome del padre uxoricida

Una grande folla ha gremito la basilica di Santa Maria di Nazareth a Sestri Levante, dove si sono svolti i funerali di Cristina Marini, 72 anni, uccisa giovedì scorso dal marito Gian Paolo Bregante.
Nei manifesti funebri il figlio della coppia ha voluto che comparisse anche il nome del padre che ha ucciso la donna, che era in preda alla depressione. Il malessere degli ultimi anni di Gian Paolo Bregante, di fronte al precipitare delle condizioni psichiatriche della moglie, è ampiamente documentato nell' interrogatorio di convalida dell'arresto da parte del giudice Giorgio Morando che ripercorre la drammatica situazione famigliare con il marito più volte operato e malato di cuore e la moglie che da anni non voleva più assumere farmaci antidepressivi.
L'avvocato Sara Bellomo, difensore di Bregante attualmente nel carcere di Chiavari, ha chiesto gli arresti domiciliari in una struttura dove poter continuare le cure, oltre a una perizia psichiatrica atta a comprendere il raptus alla base dell'uxoricidio.
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