Sequestro bagni Liggia, Toti: "Non possiamo abbandonare i balneari"
di Fabio Canessa
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Il presidente su Facebook: "Noi dalla parte della legge, ma in quella situazione ci sono 10mila stabilimenti"
"Le imprese balneari creano lavoro e tutelano le spiagge: non possiamo abbandonarle. Il sequestro dei bagni 'Liggia' a Genova in piena stagione estiva è uno schiaffo a tutti gli imprenditori balneari". Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti stigmatizza il sequestro di uno stabilimento balneare genovese per aver violato la direttiva Bolkestein.
"Il problema della concessione avrebbe potuto essere gestito in modo diverso, senza mettere a rischio posti di lavoro, in un settore che ha già molto sofferto a seguito delle mareggiate dell'autunno scorso - ha detto Toti - Noi siamo dalla parte della legge, ma difendiamo con forza i balneari perché nella situazione dei Bagni Liggia ci sono potenzialmente circa 10 mila stabilimenti. Per questo abbiamo chiesto un incontro al ministro Centinaio affinché intervenga al più presto per fare chiarezza sulle concessioni come noi abbiamo provato a fare in Liguria - ha concluso - con due disegni di legge che valorizzavano le imprese balneari liguri con precise garanzie sulla durata delle concessioni demaniali marittime".
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