Scuole di eccellenza: Colombo, Cassini e Deledda i migliori licei di Genova secondo Eduscopio

di Redazione

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Nell’Imperiese la novità principale riguarda l’Aprosio di Ventimiglia, che sale in testa alla classifica superando il Vieusseux e il Cassini

Scuole di eccellenza: Colombo, Cassini e Deledda i migliori licei di Genova secondo Eduscopio

La nuova edizione di Eduscopio della Fondazione Agnelli offre anche quest’anno una fotografia molto chiara della qualità delle scuole superiori liguri, con molte conferme ai vertici dei diversi indirizzi. A Genova non cambia nulla rispetto alla precedente rilevazione: il Colombo resta il riferimento per il classico, il Cassini si conferma in cima allo scientifico e il Deledda continua a guidare il linguistico. La Fondazione sottolinea come questi istituti mantengano nel tempo una solida capacità di preparare gli studenti sia agli studi universitari sia al mondo del lavoro, come indicano i risultati ottenuti dai diplomati nei loro percorsi successivi.


Nell’Imperiese la novità principale riguarda l’Aprosio di Ventimiglia, che sale in testa alla classifica superando il Vieusseux e il Cassini, che lo precedevano lo scorso anno. Questo miglioramento è legato alle performance positive degli ex studenti dopo la maturità. Nel savonese la situazione rimane invece stabile: il Chiabrera-Martini si conferma la scuola più solida per il classico, mentre lo scientifico Bruno di Albenga mantiene il primato nel proprio settore grazie a risultati costanti nel tempo. Alla Spezia i dati non mostrano sorprese, perché il Parentucelli-Arzelà si conferma il migliore sia tra i licei classici sia tra gli scientifici, ribadendo la propria continuità formativa.


Anche per gli istituti tecnici e professionali emergono conferme importanti. A Genova l’alberghiero Marco Polo rimane ai vertici della propria categoria, distinguendosi per percentuali di assunzione molto elevate: oltre il 70% dei neo diplomati trova lavoro in tempi brevi, un dato che riflette un ottimo inserimento nel mercato del lavoro. L’indagine Eduscopio si basa sulle informazioni raccolte riguardo 1.355.000 diplomati italiani provenienti da 8.150 scuole e distribuiti su tre anni scolastici, dal 2019/20 al 2021/22, con l’obiettivo di valutare quanto gli istituti preparino davvero i ragazzi al futuro.


Un altro elemento approfondito dalla Fondazione riguarda i percorsi quadriennali. Dal confronto emerge che chi conclude le superiori in quattro anni ottiene mediamente risultati universitari leggermente inferiori rispetto ai coetanei che frequentano il tradizionale percorso quinquennale. I dati sui crediti universitari conseguiti e sulle votazioni mostrano un’efficacia formativa più debole, suggerendo che la riduzione della durata scolastica, se non accompagnata da una revisione significativa dell’organizzazione didattica, può incidere negativamente sulle competenze e sulle prospettive degli studenti.

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