Scuola, in Liguria mercoledì la prima campanella per oltre 168 mila studenti

di Alessandro Bacci

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Il direttore Acerra: "Abbiamo fatto tesoro dell'esperienza della pandemia, un sistema complesso come quello scolastico ha il dovere di migliorare sempre"

Scuola, in Liguria mercoledì la prima campanella per oltre 168 mila studenti

Saranno 168.183 gli studenti e le studentesse che, a partire dal giorno 15 settembre, faranno ritorno tra i banchi di scuola in Liguria, per un totale di 8.143 classi o sezioni in 190 istituzioni scolastiche statali. A questi si aggiungono circa 19 mila alunni e studenti delle scuole paritarie. Sono state effettuate 1.710 nomine in ruolo di personale docente, di cui 361 sul sostegno. Erano 343 lo scorso anno, di cui 2 sul sostegno. Lo comunica Ettore Acerra, direttore regionale scolastico regionale della Liguria. Sono pure state effettuate 301 immissioni in ruolo di personale Ata (erano 137 lo scorso anno). Quanto alle supplenze, sono stati assegnati 4.157 contratti a tempo determinato, di cui 1.919 sul sostegno. "Grazie all'impegno delle scuole - si legge nella nota -, di questo Ufficio scolastico regionale e dell'Amministrazione centrale, sono state regolarmente completate o in via di definitivo completamento le operazioni di avvio anno scolastico".

"L'inizio delle lezioni è sempre un momento importante; quest'anno lo è ancor di più, perchè, pur con una situazione pandemica fortunatamente in via di progressivo miglioramento, tutto il sistema ha contribuito all'avvio delle attività facendo il massimo con la massima tempestività possibile - ha detto Acerra - E quando parlo di sistema mi riferisco alle comunità scolastiche, a tutti I soggetti, a tutti gli Enti e le Istituzioni che collaborano in sinergia e contribuiscono al funzionamento di questo fondamentale settore del Paese. Non amo essere celebrativo o ottimista a prescindere. I numeri, seppure in significativo miglioramento rispetto agli anni scorsi, non dicono tutto. Non si può negare, però, che abbiamo fatto tesoro dell'esperienza della pandemia e della gestione dell'emergenza. Guardiamo quindi al futuro, anche in un'ottica di medio e lungo periodo: sarebbe un errore accontentarsi di ciò che è stato fatto; un sistema complesso come quello scolastico ha il dovere di migliorare sempre, di lavorare intensamente sui punti deboli e progettare I percorsi e le strategie per il potenziamento, nell'interesse supremo del futuro dei nostri giovani."