Sanremo, Amadeus: "Vorrei che fosse il festival della rinascita, delle attività che riaprono"
di Alessandro Bacci
Il presentatore in conferenza: "Bisogna lanciare il cuore oltre l'ostacolo". Applausi finti all'Ariston, ogni puntata di circa 300 minuti

Ho sempre detto che vorrei che questo fosse il festival della rinascita, delle attività che riaprono, ma la mia dedica va a tutti coloro che hanno lavorato per far sì che questa sera si vada in onda, anche quando non sapevamo se si sarebbe fatto. Hanno fatto un lavoro straordinario. Ora spetta a noi far sì che venga valorizzato al meglio". Così Amadeus, in conferenza stampa omaggia tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del festival.
"Ho ricevuto un messaggio di in bocca al lupo dal ministro Franceschini". Lo rivela Amadeus in conferenza stampa a Sanremo. "Ho ringraziato e risposto che dobbiamo rimettere in moto questa macchina, con le dovute attenzioni. Sanremo sta provando a rimettere in moto la musica, ma deve accadere anche per i teatri, i cinema, i bar, i ristoranti. Trovando un equilibrio tra combattere la pandemia e vivere", ha aggiunto il conduttore e direttore artistico. "A dir sempre di no, non si sbaglia ma non si ottiene niente. Bisogna lanciare il cuore oltre l'ostacolo", ha concluso.
Nel corso delle serate del Festival di Sanremo, da stasera in scena in un Ariston vuoto per le disposizioni anti Covid, "ci saranno applausi finti: sono importanti, li abbiamo già sperimentati in altri programmi, anche ai Soliti ignoti li usiamo. E' una cosa che ti aiuta sul piano psicologico, ti sostiene, magari troveremo qualche idea scenografica nelle poltroncine, qualcosa di allegro da poter mostrare al pubblico". Lo spiega Amadeus in conferenza stampa. Quanto alla mobilitazione dei lavoratori dello spettacolo dal vivo, in difficoltà, "ci teniamo aggiornati, siamo disponibili ad eventuali appelli o a ospitare qualcuno. Non c'è un momento specifico - risponde Amadeus - ma siamo in costante contatto per capire se ci sono opportunità di fare qualcosa".
Trecento minuti circa di durata per ogni serata del festival, ovvero cinque ore di show. Ma, assicura Amadeus, direttore artistico e conduttore, "l'orario non è dato dallo share, ma dallo spettacolo. Ho pensato cinque serate con tanto varietà e musica, mi piace un programma che sia ricco e ampio. Finiremo tardi perché ho tante cose in mente e mi piace portarle sul palco".
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