Analisi a scrocco all'ospedale San Martino: almeno 300 a processo

di Redazione

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Sott'accusa dipendenti e pazienti. La direzione generale "Noi parte lesa"

Analisi a scrocco all'ospedale San Martino: almeno 300 a processo

I furbetti degli esami a scrocco dell'ospedale San Martino che rischiano di finire a processo sono almeno 300: i loro numero è destinato a crescere perchè le indagini sono ancora lunghe e gli indagati sono oltre 2000
L'inchiesta era stata aperta in seguito a alcuni esposti presentati in procura tre anni fa: l'ipotesi di accusa è che il laboratorio analisi effettuasse analisi mediche ad amici e parenti senza pagare il ticket all’ospedale San Martino. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri tra il 2015 e il 2016, almeno 600 dipendenti avrebbero evitato a conoscenti, amici, parenti - e a se stessi - di pagare il ticket per le analisi di laboratorio.

Le accuse, a vario titolo, sono falso, truffa ai danni dello Stato e accesso abusivo al sistema informatico. Molte posizioni saranno archiviate per la tenuità del danno.

L'indagine è condotta dal pubblico ministero Cristina Camaiori e dal procuratore aggiunto Vittorio Ranieri Miniati.

Il sistema scoperto dai carabinieri del Nas era questo: per evitare code e ticket si faceva risultare il paziente ricoverato. Il dipendente accedeva al sistema dell’ospedale e immetteva i dati della persona consentendo risparmi ogni volta di 6, 15 o 36 euro.

La Corte dei conti nel 2017 aveva condannato a un risarcimento di quasi 96 mila euro, 37 dipendenti ed ex dipendenti del laboratorio di analisi dell’ospedale San Martino
Dopo l'avvio delle prime indagini e le richieste di rinvio a giudizio ci sono stati molti indagati che hanno chiesto di risarcire l'ospedale del danno provocato, anche al fine di evitare procedimenti disciplinari e subire ulteriori accertamenti con relative conseguenze dalla Corte dei Conti. 
Dal canto loro appena trapelata l'indagine tutti i vertici della Sanità Ligure, dall'assessore Sonia Viale, al direttore generale Giovanni Ucci, come riportato dal Secolo XIX, dopo essersi detti parte lesa, hanno annunciato procedimenti disciplinari, sino al licenziamento, nei confronti dei dipenedenti che verranno condannati per le indagini di laboratorio a scrocco. Un malcostume molto diffuso che oltre a causare un grosso danno al Policlinico intasava anche i laboratori degli esami a discapito dei ricoverati e dei degenti del pronto soccorso.