“San Martino fuori governo e sanità ligure costosa e di qualità medio bassa”

di Antonella Ginocchio

3 min, 48 sec

La dura accusa della Procura della Corte dei Conti alla gestione sanitaria ligure

“San Martino fuori governo e sanità ligure costosa e di qualità medio bassa”

Il San Martino, allo stato, è fuori governo". E’ stato chiaro il procuratore della Corte dei Conti, Claudio Mori che, come riporta l’Ansa, nella sua relazione di fine anno giudiziario ha puntato nuovamente l’indice sulla gestione del policlinico e su quella della sanità ligure. Insomma, dalle parole del procuratore appare chiaro che il problema è nella governance del policlinico e in generale della sanità ligure. A proposito di quest’ultima in particolare Mori evidenzia che “"La Liguria eroga un servizio sanitario a costi elevati e con un livello di qualità medio-bassa, e che andrebbero indagate le ragioni strutturali e le cause che generano una preponderanza dei costi sui ricavi”

Insomma, mentre la parte migliore della sanità ligure,medici, infermieri e più in generale il personale sanitario è in trincea per combattere il coronavirus, senza risparmiarsi, su chi governa ospedali e sanità si addensano pesantissime nubi.

L’indagine,secondo quanto riportato anche dall’Ansa, oramai in fase di chiusura e inserita nel dossier della procura della Corte dei Conti , che al San Martino ha portato alla luce migliaia di casi di esami del sangue, e altre analisi di laboratorio, registrate come interne, ma che in realtà non lo erano, fermo restando le responsabilità personali,, viene però ricondotta ai vertici di gestione. Le parole di Mori. “E’ evidente che la soluzione, davanti a casi di queste dimensioni e per giunta reiterate nel tempo, e in alcuni casi dalle stesse persone, non può essere giudiziaria”. Fino ad arrivare alla dichiarazione più netta: “San Martino è fuori governo”

Alla guida del San Martino c’è il direttore Giovanni Ucci, arrivato 5 anni fa dalla Lombardia. Il suo incarico non è mai stato messo in discussione, neppure quando si sono rotti i macchinari della radioterapia ed i pazienti oncologici del Policlinico, con forte specializzazione proprio nel settore oncologico, sono stati costretti ad effettuare le cure all’ospedale di Savona, un esodo non ancora finito. Per non parlare del pronto soccorso in tilt durante le vacanze natalizie. Telenord, che ha avuto il coraggio di denunciare, è stata accusata di fake news.

Ma sotto accusa da parte della Procura dlla Corte dei Conti è più in generale il sistema di gestione della sanità ligure, troppo costosa e con livelli di qualità medio bassa. Si auspica addirittura un’indagine sulle ragioni di questo scompenso. A costi ed inefficienze si dedica un intero capitolo del dossier.

D’altro canto già nei mesi scorsi le opposizioni consiliari, ed in particolare Linea condivisa che fa capo a Gianni Pastorino, vicepresidente della Commissione sanità della Regione, esibendo uno studio della fondazione Gimbe aveva rimarcato che nell’assicurare i Lea, (Livelli essenziali di assistenza), la Liguria era l’ultima delle Regioni del Nord. A questi si aggiungono lunghissimi tempi di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici: si arriva anche ad oltre 500 giorni per una tac. E proprio i tempi lungi di attesa sono tra i principali “responsabili” delle fughe dei pazienti verso le altre Regioni, e questo fa lievitare i costi da dover saldare alle altre Regioni. Dal 2017 al 2018 si è passati da 34 a 53 milioni di euro. E i cittadini liguri sono chiamati a compartecipare alla spesa sanitaria con il ticket, che prevede una elevata quota di compartecipazione, superiore a quella di molte altre Regioni italiane.

Ritornando al San Martino, attualmente sono 629 i dipendenti del nosocomio coinvolti nell’indagine, ma sono al vaglio le pozioni di altre 200 persone. Molti dei soggetti coinvolti – evidenzia Ansa - sono gli stessi che sono già stati condannati dalla procura contabile sempre per aver eseguito esami di laboratorio a parenti e amici senza far loro pagare il ticket. Un danno economico pesante per il San Martino, che si è costituito parte civile nel processo penale ed avrebbe anche avviato procedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti. Perchè non ci si è accorti prima di quanto stava avvenendo in maniera reiterata? Sembrerebbe questa la domanda che emerge dalle carte del dossier

Intanto la sanità ligure, alle prese con l’emergenza coronavirus, si dibatte tra mille difficoltà. Sul campo combattono ogni giorno con forza e determinazione medici, infermieri e altro personale sanitario. Ma in questa emergenza si sono registrati casi di operatori sanitari che hanno dovuto attendere l’arrivo di dispositivi per la difesa personale, mascherine e guanti, non lavorando in sicurezza.