Sampierdarena, chiuso per 30 giorni un bar utilizzato come punto di spaccio e consumo di droga

Il Questore di Genova ha disposto la sospensione per 30 giorni della licenza di un esercizio pubblico di Sampierdarena, a seguito di un’indagine che ha portato alla denuncia della titolare per agevolazione all’uso di stupefacenti e all’arresto del fratello, co-gestore del bar, trovato in possesso di cocaina e materiale per lo spaccio.

Controlli mirati – L’intervento è il risultato di un’attività di osservazione condotta dalle volanti dell’U.P.G.S.P., che da tempo monitoravano movimenti anomali nei pressi del locale. Nei giorni scorsi, gli agenti hanno seguito il 41enne, visto allontanarsi su un monopattino per raggiungere via Carzino, dove ha armeggiato su uno scooter prima di allontanarsi rapidamente.

Scoperta della droga – Dopo la sua fuga, una pattuglia ha controllato il veicolo, trovando nascosti sotto il poggiapiedi nove involucri contenenti cocaina. Con il supporto dell’unità cinofila, gli agenti hanno eseguito una perquisizione nell’abitazione del sospettato, trovando un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento, una dose di cocaina e 1600 euro in contanti.

Locale sotto osservazione – Le verifiche si sono poi estese al bar: il cane antidroga Leone ha individuato porzioni di cocaina nascoste dietro i divanetti e involucri termosaldati nei cestini dei bagni, segni evidenti di consumo recente. L’attività ha confermato che il locale era diventato un punto di riferimento per gli assuntori, protetto dalla complicità dei due gestori. Non è la prima volta che l’esercizio commerciale finisce sotto la lente delle autorità: anni fa, era già stato destinatario di un provvedimento analogo da parte del Questore dell’epoca, con una chiusura di 15 giorni.

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