Sampdoria, una seconda chance per sfatare il tabù Cagliari

Ingenuità o sfortuna poco cambia, la Sardegna resta una terra stregata per la Sampdoria. Lunedì sera i blucerchiati hanno avuto la chance di sfatare un tabù che perseguita da anni la Samp, la vittoria a Cagliari manca dal 2007. La squadra di Ranieri era passata in vantaggio di ben due reti prima di subire tre gol nel giro di venti minuti andando incontro all'ennesima sconfitta in Sardegna. Una partita che ha lasciato inevitabilmente l'amaro in bocca ai giocatori e ai tifosi, che hanno solo accarezzato l'ipotesi di tornare a casa con dei punti. 

Il calendario impone ai blucerchiati di cercare una rivincita a poche ore dal match perso. Domani sera alla Sardegna Arena la Samp incontrerà nuovamente i rossoblu in Coppa Italia. Una sfida dove presumibilmente entrambe le squadre effettueranno un ampio turn over, ma una partita che deve necessariamente risvegliare l'orgoglio dei blucerchiati. Spesso la Coppa Italia è snobbata dalle squadre di Serie A, e anche le presenze dei tifosi confermano questa tesi, ma avere la possibilità di affrontare lo stesso avversario dopo pochi giorni può rappresentare uno stimolo in più. 

Una seconda chance, una nuova possibilità per tornare alla vittoria anche in vista del campionato. Vincere aiuta a vincere, è una banalità e spesso questa frase è abusata nel mondo del calcio ma un risultato positivo rappresenterebbe una bella iniezione di morale e autostima in vista della partita più importante di domenica contro il Parma. Nonostante la sconfitta, lunedì Claudio Ranieri ha ricevuto dei segnali estremamente positivi. Quagliarella è tornato al gol, Ramirez si è confermato leader e la squadra è stata capace di mettere in estrema difficoltà una delle rose più in forma del campionato. Alla fine però contano solo i risultati, il mirino è puntato solo sulla lotta alla salvezza. Nel mezzo una Coppa Italia che che può rappresentare un buon test per i blucerchiati e l'ennesima chance per sfatare un tabù su un campo che adesso appare davvero stregato.