Sampdoria, ombre sul vivaio alle 'Iene', la versione di Silvani: "Tutto fatto a norma, io parte lesa"
di R.S.
"Declino ogni coinvolgimento e responsabilità in una vicenda che non mi riguarda per nulla"

Luca Silvani (nella foto), capo del settore giovanile della Sampdoria, chiamato in causa da un servizio de "Le iene" (leggi qui) in cui si parla di passaggi di denaro per favorire ingresso di un giovane aspirante calciatore nel vivaio blucerchiato, fa conoscere la sua versione tramite un comunicato dei suoi avvocati Irene Rebora e Stefano Bertone.
In relazione al servizio andato in onda durante l'ultima puntata della trasmissione di Italia 1 "Le lene', il Dottor Luca Silvani, responsabile del settore giovanile, per il tramite dei suoi Legali di fiducia, ritiene doveroso esprimere in modo chiaro la propria estraneità ai fatti cosi come riportati all'interno del servizio, nonché a qualsiasi condotta antisportiva ed in ogni caso non conforme con i principi di correttezza e trasparenza che devono informare il mondo dello sport, in particolare quello giovanile.
La ricostruzione diffusa - nel particolare modo in cui è stato montato il servizio ed accostato alla vicenda concernente Salvatore Bagni - è assolutamente tendenziosa e nulla ha a che vedere con la realtà dei fatti. Il servizio è basato su un'interpretazione distorta di messaggistica istantanea, relativa anche ad altre posizioni regolarmente inquadrate e che nulla hanno a che vedere con questa operazione.
Il Dottor Silvani, come peraltro si evince chiaramente dal servizio mandato in onda, non ha mai autorizzato, sottoscritto o approvato alcun tipo di accordo che, direttamente o indirettamente, collegasse il tesseramento del calciatore Emanuele Profeti con una presunta sponsorizzazione, peraltro mai avvenuta.
Il Dottor Silvani declina ogni coinvolgimento e responsabilità in una vicenda che non lo riguarda per nulla, dal momento che il suo ruolo è stato solo ed esclusivamente quello di seguire un normale tesseramento, senza che ci sia stato nessun accordo preliminare con altri soggetti, né un collegamento fra tesseramento e sponsorizzazione, tanto è vero che quest'ultima, anche laddove fosse andata in porto, sarebbe ovviamente passata tramite gli uffici preposti, circostanza che emerge dalle stesse parole di Silvani nel corso del video mandato in onda.
Il Dottor Silvani può ritenersi senza dubbio parte lesa, avendo agito nel rispetto delle sue competenze e prerogative (tesseramento di un giovane calciatore con parametri in linea con quelli ricercati dalla Società, propostogli nell'ultima giornata di mercato), senza alcun tornaconto personale e nell'interesse esclusivo della Società sportiva per cui lavora.
Alla luce di quanto sopra, pertanto, il Dottor Luca Silvani ribadisce con fermezza la propria totale estraneità da qualsiasi pratica che possa anche solo ipoteticamente configurarsi come traffico illecito di denaro ai fini del tesseramento o di scambio fra un tesseramento ed una sponsorizzazione, quest'ultima peraltro non tra le competenze del Silvani.
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