Sampdoria: ombre sul vivaio tra soldi e favoritismi, la società respinge accuse e avvia indagine interna

di R.S.

4 min, 7 sec

'Iene': presunto pagamento per tesserare giovane. Federclubs: "Ambiente già inaridito da Ferrero portato ulteriormente nel fango dalla nuova proprietà"

Sampdoria: ombre sul vivaio tra soldi e favoritismi, la società respinge accuse e avvia indagine interna

Un’inchiesta giornalistica condotta dalla trasmissione Le Iene in onda su Italia uno ha acceso i riflettori su un caso controverso che coinvolge la Sampdoria, mettendo in discussione la trasparenza nella gestione del vivaio. Al centro della vicenda c’è il tesseramento del giovane calciatore Emanuele Profeti, avvenuto nel febbraio 2025, che secondo il servizio televisivo sarebbe stato legato a una presunta "sponsorizzazione" del valore di circa 60 mila euro.

Incontro sospetto a Bogliasco - Il programma ha documentato l’episodio con l’uso di telecamere nascoste. Una delle scene chiave mostra un incontro tra Profeti — accompagnato da un collaboratore del programma che si è spacciato per suo fratello — e Luca Silvani, attuale responsabile del settore giovanile doriano ed ex dirigente dell’Atalanta. Durante il colloquio, Silvani avrebbe coinvolto l’agente Giulio Biasin, figura collegata a Piero Borella, per negoziare il tesseramento in cambio di una sponsorizzazione che solleva più di un dubbio. Nonostante la registrazione formale del ragazzo nella rosa della Primavera della Sampdoria, Profeti non avrebbe mai partecipato né ad allenamenti né a gare ufficiali. Secondo Le Iene, tutto sarebbe stato orchestrato per mettere in luce un possibile sistema opaco fondato su sponsorizzazioni opache e accordi economici tra dirigenti e procuratori.

La replica del club: “Accuse infondate” - La Sampdoria ha reagito con fermezza, pubblicando la seguente nota in cui nega qualsiasi coinvolgimento in pratiche irregolari:

In relazione al servizio andato in onda nel contesto dell’ultima puntata della trasmissione di Italia 1 ‘Le Iene’, l’U.C. Sampdoria ritiene doveroso esprimere in modo chiaro e fermo la propria posizione in merito ai fatti riportati.

Le ricostruzioni diffuse – secondo cui il tesseramento del calciatore Emanuele Profeti sarebbe avvenuto a fronte di una presunta sponsorizzazione – descrivono dinamiche del tutto incompatibili con i principi di correttezza, trasparenza e meritocrazia che da sempre guidano l’operato della nostra società, in particolare nel Settore Giovanile.

A tal proposito l’U.C. Sampdoria precisa con assoluta fermezza di non aver mai sottoscritto, autorizzato o approvato alcun tipo di accordo, contratto o intesa – diretta o indiretta – finalizzata a una sponsorizzazione connessa al tesseramento del signor Profeti, né con lui né con soggetti a lui riconducibili. Ogni eventuale iniziativa assunta in tal senso è da considerarsi del tutto estranea alle modalità operative della società, che ne declina ogni coinvolgimento e responsabilità.

L’U.C. Sampdoria prende pertanto le distanze in maniera netta e inequivocabile da qualsiasi comportamento non conforme ai propri valori, incluso quello attribuito al responsabile del Settore Giovanile, signor Luca Silvani.

In tal senso la società ha già avviato un’indagine interna per accertare ogni elemento utile e si riserva di adottare tutti i provvedimenti ritenuti opportuni, incluso l’eventuale allontanamento del suddetto dirigente, a tutela dell’integrità del club.

Peraltro, subito dopo il suo tesseramento (avvenuto in data 3 febbraio 2025), il signor Profeti si è reso irreperibile, così dimostrando la strumentalità dei contatti intercorsi con l’U.C. Sampdoria volti a ledere l’immagine della stessa a beneficio di presunti profitti di terzi.

In ragione di tale condotta il club ha prontamente provveduto a diffidarlo formalmente dal reiterare qualsiasi comportamento lesivo della reputazione e degli interessi dell’U.C. Sampdoria, riservandosi di agire per il risarcimento dei danni subiti.

Alla luce di quanto sopra, l’U.C. Sampdoria ribadisce con fermezza la propria totale estraneità da qualsiasi pratica che possa anche solo ipoteticamente configurarsi come traffico illecito di denaro ai fini del tesseramento o come violazione dei principi di meritocrazia nello sport. Qualsiasi individuo che si renda responsabile di condotte in contrasto con tali valori fondamentali non potrà in alcun modo trovare spazio – ora o in futuro – all’interno della nostra organizzazione.

La tutela dei giovani atleti, il rispetto delle regole e la trasparenza nei rapporti sportivi restano – oggi come ieri – principi irrinunciabili e fondanti della nostra identità.

Federclubs: "Ambiente portato ulteriormente nel fango dalla nuova proprietà" - La Federazione dei Clubs Blucerchiati diffonde una nota via social: "Il servizio trasmesso ieri sera dalle Iene ci ha ferito profondamente ed è per molti aspetti più doloroso di una sconfitta sul campo: riguarda il mondo Sampdoria nelle sue sfaccettature quotidiane, operative, intime. Vedere la Sampdoria gestita in questo modo ci disgusta. Le accuse indirizzate a Silvani, se confermate, DEVONO essere un ulteriore passo verso la rivoluzione dell’ambiente societario, già inaridito dagli anni di Ferrero e ora portato ulteriormente nel fango dalla nuova proprietà, non solo in termini di risultati. Chiunque sia coinvolto in queste procedure vili e criminali deve sparire per sempre dall’Unione Calcio Sampdoria, e faremo tutto il possibile per spiegarlo con fermezza alla proprietà, quando dimostrerà interesse nell’incontrarci".

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