La Sampdoria non va oltre l'1-1 a Padova: nessuna vittoria esterna nel 2025

di Simone Galdi

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La Sampdoria non va oltre l'1-1 a Padova: nessuna vittoria esterna nel 2025

La Sampdoria non va oltre l'1-1 a Padova. Dopo un buon primo tempo, dove i blucerchiati erano stati superiori ai padroni di casa, trovando anche il vantaggio con un bel goal del solito Massimo Coda, nel secondo tempo la squadra si è smarrita, subendo il pareggio di Fusi e rischiando anche il ko. Graziata dal Papu Gomez, la Samp non è stata in grado di costruire altre occasioni pulite. Il rammarico è tanto, per diversi motivi. C'erano le condizioni per accorciare la classifica, per tornare a vincere fuori casa (nessun successo esterno nel 2025, se si esclude il playout di Salerno) e per guardare con maggiore tranquillità alla sfida del 27 dicembre, in casa contro la Reggiana.

Lo spunto vincente - Confermati dieci undicesimi della formazione titolare di Palermo, la novità di Gregucci è affidarsi a Barak dal primo minuto. Per il ceco 80 minuti più che sufficienti, ma anche la sensazione di non essere pienamente inserito nel gioco doriano. Chi non ha bisogno di rodarsi è Massimo Coda, all'ottavo centro stagionale. Al 19' lo spunto vincente del bomber doriano nasce da un lancio diagonale di Depaoli: controllo, dribbling e conclusione di destro per il goal del vantaggio blucerchiato. La prima frazione è nettamente a favore della Samp: Pafundi è sotto tono ma costruisce comunque due conclusioni interessanti, la difesa regge bene e Ghidotti non deve mai intervenire. Pesano però le due ammonizioni di Henderson e Conti, per altrettante ingenuità su ripartenze degli avversari. Due gialli che modificano le scelte del tandem Foti-Gregucci nell'intervallo.

Il calo - Alla ripresa del gioco, doppio cambio Samp: fuori Pafundi, nervoso e poco lucido, e l'ammonito Conti, dentro Cherubini e Benedetti. L'idea è probabilmente quella di togliere pressione, in attesa di un ritorno del Padova, sfruttando anche la freschezza del giocatore scuola Roma. A posteriori, si riveleranno due cambi molto discutibili. La Samp potrebbe chiudere il match dopo pochi minuti, se Sorrentino non decidesse di superarsi due volte nel giro di una manciata di secondi. Prima il tuffo a mano aperta sul tiro di Barak, poi l'opposizione con il corpo sul tap-in di Ioannou: il portiere dei biancorossi tiene aperto il match, mentre da qui in avanti non si conteranno altre occasioni clamorose per i blucerchiati. È invece il Padova a tornare con prepotenza alla carica e basta una distrazione di Ioannou per bucare l'incolpevole Ghidotti. A sfruttare la chance è Fusi, su azione costruita da Vargas e rifinita da Bortolussi: 1-1 quando mancano venticinque minuti più recupero al fischio finale.

Il pericolo scampato - Il Padova prende coraggio e per una decina di minuti sembra poter ribaltare in modo definitivo la partita. Al 74' Barreca, ex di turno, imbecca il Papu Gomez sulla fascia sinistra. L'argentino si trova in area davanti a Ghidotti, prova il diagonale mancino che però attraversa tutto lo specchio della porta e si spegne sul fondo. L'occasione è clamorosa, il pericolo per la Samp è scampato di un nulla. Nei minuti che mancano Gregucci manda in campo anche Ferrari, Cuni e Pedrola, al posto di Venuti, Coda e Barak. La sensazione è che siano cambi ragionati anche in ottica prossimo turno, quando a Marassi sarà di scena la Reggiana. Il match però si conclude senza altre vere occasioni, da una parte e dell'altra, con un punto a testa che certamente soddisfa più il Padova della Samp.

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