Salvini: “A marzo le nomine nei porti, riforma della governance in arrivo”

di Carlotta Nicoletti

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Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti annuncia tempi stretti per le nomine e attacca il Green Deal UE: “Va azzerato e ripensato”

Salvini: “A marzo le nomine nei porti, riforma della governance in arrivo”

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha confermato che le nomine dei presidenti delle Autorità portuali arriveranno entro marzo e che la riforma della governance del settore è imminente. Lo ha dichiarato nel suo intervento a “Shipping, Forwarding & Logistics meets Industry”, evento annuale di Assolombarda dedicato ai trasporti e alla logistica. Salvini ha poi toccato temi cruciali come gli investimenti ferroviari, il Ponte sullo Stretto, le politiche ambientali dell’UE e la stabilità internazionale.

Porti – Nuove nomine e governance in evoluzione

“Sarà marzo il mese delle nomine dei presidenti delle Autorità portuali”, ha dichiarato Salvini, confermando tempi brevi per il rinnovo della guida dei porti italiani. Il ministro ha anche ribadito che la riforma della governance portuale è alle battute finali.

Ponte sullo Stretto – Salvini insiste: “Ce la faremo”

Sul progetto del Ponte sullo Stretto, Salvini ha ribadito la sua determinazione: “Sono un testone, ma nessuno al MIT è così folle da progettare un’opera che crolla per il vento o un terremoto”. Il ministro ha sottolineato l’importanza del collegamento tra Sicilia e Calabria, inserito in un più ampio piano di investimenti ferroviari.

Green Deal – Critiche all’UE: “Ci stiamo facendo del male”

Salvini ha attaccato duramente le politiche ambientali europee, sostenendo che il Green Deal va “azzerato e ripensato”. “L’Europa è isterica, mentre noi perdiamo competitività, Cina e India aumentano le emissioni”, ha affermato.

Scenari globali – Trump, dazi e politica europea

Il ministro ha poi parlato di commercio internazionale e politica estera, esprimendo perplessità sulle scelte dell’Unione Europea: “Non possiamo subire tasse green e restrizioni mentre Cina, USA e paesi emergenti seguono altre strade. Non è libero mercato, è una visione sovietica dell’economia”.

Difesa e spese militari – “Basta armi, servono investimenti in sanità e istruzione”

Salvini ha criticato l’UE anche sul tema della difesa: “Perché ora si può fare debito per finanziare gli armamenti, ma non per scuola e sanità?”. Ha poi elogiato Trump, affermando che la priorità deve essere “lavorare per una pace duratura e difendere gli interessi nazionali”.

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