Salvini a Genova: "Sì alla prudenza ma no a nuove chiusure. Sarebbe segnale devastante"
di Marco Innocenti
Così il segretario della Lega che poi attacca il ministro Costa: "In un paese normale, farebbe un altro lavoro"
"Non ravviso la necessita della proroga dello stato di emergenza, non e' una scelta sanitaria ma una scelta politica". Così il segretario della Lega Matteo Salvini durante il punto stampa organizzato nel primo pomeriggio a Genova, dopo il pranzo con il governatore Toti e il sindaco Bucci. Salvini ha poi attaccato il ministro dell'ambiente Costa, per le sue dichiarazioni dopo l'alluvione che ha colpito molti comuni della Liguria: "Meglio Italia sicura di Renzi dell'attuale ministro dell'ambiente Costa? Costa è il primo avversario della tutela dell'ambiente. E' ottuso, e' il ministro del blocco. Non è un caso se molte Regioni hanno chiesto l'autonomia proprio partendo dalla questione ambientale. Penso che il suo ministero sia tempio di ritardo, burocrazia e ottusità. In un paese
normale Costa sarebbe a fare un altro lavoro".
E sulle misure che il governo ha intenzione di varare per contenere la diffusione del contagio covid: "Prudenza sì, mascherina sì ma sono personalmente contrario alla chiusura di attività economiche - ha detto Salvini - Se qualcuno proporrà la chiusura di bar ristoranti teatri e musei, i governatori della Lega diranno no. Un conto è la prudenza però tornare indietro sarebbe segnale devastante".
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