Rivolta in carcere a Marassi: 13 detenuti trasferiti, 22 in isolamento

di F.S.

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Pagani (Uilpa): "Occorre cambiamento immediato dei vertici"

Rivolta in carcere a Marassi: 13 detenuti trasferiti, 22 in isolamento

Tredici detenuti trasferiti e altri ventidue in isolamento è la misura conseguente la violenta rivolta scoppiata nel pomeriggio di ieri nel carcere di Marassi, a Genova.

Bilancio - Lo ha comunicato in giornata il sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria: dopo i fatti accaduti ieri, tredici detenuti sono stati trasferiti da Marassi in altre case circondariali, altri ventidue si trovano invece in isolamento. La rivolta, secondo i sindacati, era esplosa ieri come forma di vendetta per una probabile aggressione sessuale subìta da un detenuto 18enne da parte di altri 5 carcerati. Coinvolti nei disordini circa 200 detenuti (leggi qui)

Sindacato - Secondo la Uilpa occorre "un cambiamento immediato dei vertici del carcere genovese". Il segretario regionale del sindacato, Fabio Pagani afferma: "Incredibile ciò che è accaduto ieri a Marassi, i segni della devastazione e la motivazione che prende sempre più forma: ovvero l'intento da parte dei detenuti di regolare i conti con altri reclusi, pare cinque, che nei giorni scorsi avrebbero violentato sessualmente un altro ristretto, per il quale sarebbe stato necessario l'accompagnamento presso l'ospedale cittadino per le cure del caso".

Un organico in crisi - "Serve subito un cambio dei vertici del carcere di Marassi - sostiene Pagani - perché se oggi parliamo di rivolta sedata è solo grazie al sacrificio del corpo di polizia penitenziaria , che dalle 13 di ieri e fino all'una di notte ha impedito che i detenuti si impadronissero dell'intero istituto penitenziario".

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