Rigassificatore, Linea Condivisa: "Toti pensa ai suoi interessi e non a quelli della Liguria"

di Redazione

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"Se l'obiettivo della Giunta fosse tornare sulla questione della collocazione non ci sarebbe bisogno della nomina di un nuovo Commissario"

Rigassificatore, Linea Condivisa: "Toti pensa ai suoi interessi e non a quelli della Liguria"

"Con gli arresti di Toti abbiamo da subito sostenuto in Consiglio Regionale, e ancor di più nel dibattito politico, l'incapacità di questa Giunta Regionale di andare avanti. In maniera sconsiderata Toti sta facendo prevalere i suoi interessi su quelli della Liguria e ieri, quanto stiamo affermando, è risultato plastico rispetto alla vicenda del rigassificatore di Vado Ligure". Così in una nota il capogruppo regionale di Linea Condivisa Gianni Pastorino e la responsabile del Gruppo Ambiente Nadia Repetto.

"Dopo l'incontro autorizzato dalla Procura avvenuto tra Toti e gli assessori Piana, Giampedrone e Scajola, abbiamo letto delle perplessità maturate dalla Giunta rispetto alla collocazione del rigassificatore a Vado Ligure, anche in relazione alle ripetute proteste del territorio. Così è emersa dai giornali la richiesta della giunta regionale al Governo di nominare un nuovo Commissario per la questione. Proprio per questo ieri tutte le forze di opposizione il Consiglio regionale, Linea Condivisa, PD, Movimento 5 Stelle, Azione e Lista Sansa, hanno presentato un odg con l'obbiettivo di cancellare il progetto di ricollocazione del rigassificatore nello specchio acqueo antistante i comuni di Vado Ligure e Savona".

"Naturalmente - prosegue la nota - visto che l'attuale giunta Toti è tutta una finta, la maggioranza ha votato contro il nostro odg e ne ha presentato uno che impegna il presidente e la giunta a individuare un nuovo Commissario che possa valutare le criticità emerse e dialogare con gli enti territoriali coinvolti. Come si dice tutta fuffa e niente sostanza. Toti vuole il rigassificatore nel golfo di Vado. Se veramente l'obiettivo della Giunta fosse stato quello di tornare sulla questione della collocazione non ci sarebbe stato bisogno della nomina di un nuovo Commissario".