RFI aderisce al progetto RAN per la mobilità autonoma e automatica

di Carlotta Nicoletti

1 min, 13 sec

L’iniziativa, promossa dall’Agenzia Spaziale Italiana, punta a migliorare la navigazione satellitare con benefici per la sicurezza e la sostenibilità

RFI aderisce al progetto RAN per la mobilità autonoma e automatica

Nuova rete satellitare – Rete Ferroviaria Italiana (RFI) partecipa al progetto di ricerca RAN – Rete di Augmentation Nazionale, avviato per migliorare la precisione della navigazione satellitare e supportare la mobilità autonoma del futuro, in particolare nei settori ferroviario e stradale, come riporta Ferpress. 

Tecnologia e obiettivi – Il progetto, della durata di due anni, prevede la creazione di una rete innovativa basata sui sistemi satellitari EGNOS e Galileo. Il suo scopo è migliorare il posizionamento dei treni nell’ambito dell’ERTMS (European Rail Traffic Management System) e supportare lo sviluppo della guida autonoma su strada.

Evoluzione dell’ERTMS – La rete RAN risponde alle necessità dell’ERTMS di livello 2 e rappresenta un passo significativo verso il livello 3 e l’integrazione della tecnologia ATO (Automatic Train Operations), che permetterà una gestione più efficiente e sicura del traffico ferroviario.

I partner del progetto – Il coordinamento è affidato a Leonardo, con il coinvolgimento di RFI e altri partner del settore, tra cui Sogei, Radiolabs, Alstom, Spaceexe e Stonex, riuniti in un Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI).

L’impegno di RFI – Con la partecipazione al progetto RAN, RFI rafforza il proprio investimento nella ricerca sulle tecnologie satellitari applicate alla gestione ferroviaria. Un impegno che si affianca ad altre iniziative come VICE4RAIL, mirata a integrare i sistemi di navigazione satellitare nell’ERTMS per aumentare sicurezza, interoperabilità ed efficienza del trasporto ferroviario europeo.

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