Regione Liguria, la protesta congiunta Pd-5Stelle sbarca in Consiglio
di Marco Innocenti
2 min, 3 sec
Approvata la delibera per il referendum elettorale. L'opposizione: "Servi di Salvini"

E' stata la protesta di alcuni esponenti dell'opposizione Pd e 5 Stelle ad aprire la seduta del Consiglio Regionale chiamata a discutere della proposta di referendum avanzata dalla Lega per abrogare la quota proporzionale del Rosatellum, proposta peraltro già votata da 6 consigli di altre regioni d'Italia e quindi già pronta per essere presentata.
Dopo il rinvio di ieri, il Consiglio Regionale ligure è di nuovo riunito, ad oltranza, per arrivare al voto sulla proposta ma, prima dell'inizio, i consigliere di Pd e Movimento 5 Stelle hanno manifestato il loro dissenso ad una politica, quella del presidente Giovanni Toti, "asservita completamente a Salvini e alla Lega" ha detto Alice Salvatore dopo aver steso un tappeto in mezzo all'aula. "Un tappeto - ha aggiunto la capogruppo pentastellata - che avrebbe dovuto essere rosso ma che, proprio per questo asservimento, è diventato verde". Intorno a lei, nel frattempo, altri consiglieri dell'opposizione mostravano dei cartelli con la scritta "Liguria NO Pontida".
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Sono intervenuti i commessi dell'assemblea per riportare l'ordine in aula. "Ci togliamo la giacca perché questo Consiglio è inutile, la Liguria è irrilevante persino nella richiesta di referendum", annuncia subito dopo il capogruppo Giovanni Lunardon (Pd). Il consigliere regionale Giovanni Boitano (ex Liguri con Paita, passato ieri al gruppo misto) non ha partecipato alla protesta.
L’opposizione ha deciso infine di lasciare il consiglio regionale. Lunardon ha affermato: “Un atto totalmente inutile e sbagliato perché farà poca strada. Una brutta figura per questo consiglio degradato a megafono di Salvini. Tutto ci saremmo aspettati tranne che Toti sarebbe diventato lo scendiletto di Salvini. Siamo usciti non solo perché è un atto inutile e costoso, ma ci è stato anche impedito di discutere i nostri emendamenti per una forzatura che il presidente Piana ha compiuto e di cui si assume le responsabilità.”
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Il Consiglio regionale della Liguria, infine, ha approvato la delibera con cui chiede il referendum per abrogare la parte proporzionale della legge elettorale nazionale. È la settima Regione italiana a farlo dopo Veneto, Lombardia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Abruzzo. Il via libera arriva dopo due giornate di discussione. A favore il centrodestra e il consigliere Giovanni Boitano del Gruppo misto dopo aver lasciato 'Liguri con Paita', il gruppo che sosteneva l'ex candidata alla presidenza della Regione, la renziana Raffaella Paita. Astenuto il consigliere Giovanni De Paoli (ex Lega). Pd, M5S e Rete a Sinistra hanno abbandonato i lavori a inizio seduta.
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