Rapporto ISPRA 2023, la raccolta differenziata cresce ma restano sfide per la gestione dei rifiuti urbani
di M.C.
La produzione di rifiuti urbani sale dello 0,7%, mentre il riciclaggio raggiunge il 50,8%. Fondi PNRR per la transizione circolare
Secondo il Rapporto Rifiuti Urbani 2023 dell’ISPRA, presentato il 19 dicembre alla presenza del Vice Ministro Vannia Gava, la produzione nazionale di rifiuti urbani si è attestata a 29,3 milioni di tonnellate, segnando un incremento dello 0,7% rispetto al biennio precedente. La raccolta differenziata ha raggiunto il 66,6% a livello nazionale, con performance eccellenti al Nord (73,4%), seguite dal Centro (62,3%) e dal Sud (58,9%).
Comuni virtuosi– Bologna si distingue come la prima città con più di 200.000 abitanti a superare l’obiettivo del 65%, toccando il 73%. Complessivamente, il 71% dei comuni italiani ha superato la soglia del 65% di raccolta differenziata, con il Mezzogiorno che mostra la crescita più significativa, riducendo il divario con il Nord di 4,5 punti percentuali.
Riciclaggio e discariche– La percentuale di riciclaggio si è attestata al 50,8%, superando l’obiettivo del 50% previsto dalla normativa per il 2020, ma ancora lontana dal target del 65% fissato per il 2030. I rifiuti smaltiti in discarica rappresentano il 15,8% del totale, pari a 4,6 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 5,2 milioni del 2022.
Performance degli imballaggi– I rifiuti da imballaggio hanno già raggiunto i target di riciclaggio fissati dall’UE per il 2025, con l’eccezione della plastica, che registra un riciclo del 48%, prossimo all’obiettivo del 50%.
Fondi PNRR– Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono stati stanziati 2,1 miliardi di euro per investimenti nella gestione dei rifiuti e progetti innovativi di economia circolare. Il rapporto ISPRA analizza le istanze ammesse a finanziamento, evidenziando il potenziale di trasformazione del settore.
Sfide future– Nonostante i progressi, restano importanti sfide per migliorare la gestione e ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti. La crescente adesione a pratiche di economia circolare e la disponibilità di fondi europei rappresentano opportunità decisive per un sistema più sostenibile.
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