Genova, ragazzo scomparso da 8 anni, la convivente: “Mi ha raccontato solo bugie”

di Michele Varì

“Non è un clochard, viveva con me, diceva di chiamarsi Luttazzi e non poter lavorare perché senza documenti”

Video momentaneamente non disponibile.

“Ho scoperto da "Chi l'ha visto?" che per sei anni sono stato con una persona diversa da quella con cui credevo di convivere"

A parlare è Kami, fidanzata genovese e convivente del giovane rumeno scomparso otto anni fa da casa, da Palombara Sabina, un piccolo centro in provincia di Roma, all'età di sedici anni e scovato a 24 anni nel centro di Genova, vicino alle Poste centrali, pochi giorni fa, il 25 giugno, grazie alle segnalazioni degli spettatori di “Chi l'ha visto?”, come si vede dalle immagini.

Kami, 26 anni, non se la sente di parlare davanti ad una telecamera, ma non ha problemi a raccontare al telefono la sua storia con Nando.

“Mi aveva detto di essere italiano, romano e di chiamarsi Luttazzi, ed invece si chiamava Vasile ed è rumeno. Diceva di avere 28 anni e che era solo, che non aveva nessun familiare, invece ha 24 anni e i familiari lo stavano cercando, ci sono rimasta molto male e adesso non voglio più vederlo...”.

Anche Kami ama vivere senza regole e viaggiare ma lei  ha da sempre un lavoro da cameriera che le permette di vivere e pagarsi una casa: ha appreso della identità del suo compagno da alcuni amici che stavano guardando la trasmissione della Sciarelli, “guarda che in tv parlano di Nando...”.

E' stato uno choc - ha racconta la ragazza a Telenord .- perché la loro, anche se con mille alti e bassi come tante, è stata una storia vera, importante.

I primi tempi la giovane ospitava Nando in casa dei genitori, poi nella sua abitazione di Struppa, dove vive ora, dove vivevamo insieme sino al 25 giugno, il giorno in cui la mamma e gli zii sono piombati a Genova per riprenderlo e riportarlo a casa come mostrano le toccanti immagini di "Chi l'Ha visto?"

Immagini struggenti di un abbraccio atteso da otto lunghi anni, immagini gonfie di amore che hanno emozionato anche la giornalista genovese di Rai3 Raffaella Griggi che ha accompagnato i familiari di Nando sino alle poste centrali di via Dante.

Certo la storia di Nando era piena di stranezze e punti interrogativi: raccontava di avere lavorato anni fa in Germania ma nello stesso tempo si rifiutava di lavorare a Genova, dicendo che non poteva perché non aveva documenti, ma Kami non capiva perché rifiutasse anche di fare lavoretti saltuari in nero.

Così l'unico modo con cui Nando racimolava qualche soldo era chiedendo l'elemosina con il suo cane, davanti alle poste centrale di via Dante, dove andava tutti i pomeriggi.

Anche se Kami non era d'accordo perché non lo riteneva dignitoso e ogni tanto i genitori o altri parenti lo vedevano e glielo riferivano.

Quanto guadagnava? “Circa venti euro al giorno” riferisce la ragazza che racconta anche di vacanze insieme a Nando in giro per l'Italia, di notti passate a dormire sulle spiagge di Genova.

Una delle tante bugie raccontate da Nando che fanno male a Kami è quella sulla sua identità: perché non dirle la verità visto che ormai stavano insieme da anni? E poi perché non ha chiamato i familiari per rassicurarli e dire che non gli era successo niente e aveva solo liberamente scelto di andare via da casa?

“Da questi comportamenti - racconta ancora la ragazza - desumo che Nando possa avere dei seri problemi ed debba essere aiutato da specialisti, da uno psicologo. Quello che ha fatto non è normale”.

Mistero nel mistero è poi il fatto che Nando e Kami siano stati fermati ed identificati più volte da polizia e carabinieri e mai nessuno ha scoperto la vera identità del ragazzo: “Lui nel dire di non avere documenti - racconta ancora la ragazza – si spacciava per Nando Luttazzi, nato a Roma il 25 maggio del 92. Adesso io inizio a pensare che si sia lucidamente appropriato della vita di una persona che effettivamente esiste, che forse non ha mai conosciuto. Ecco perchè non voleva mai postare delle sue foto su Fb, io pensavo fosse schivo, ed invece si doveva nascondere”.

Kami poi racconta che un amico comune, un marocchino, lo prendeva sempre in giro dicendo che per lui era rumeno e questo mandava Nando su tutte le furie.

La ragazza ha appreso che i familiari erano venuti a riprenderlo a Genova da "Chi l'ha visto?", così quando lui il 25 giugno l'ha chiamata con un pretesto, per l'ultimo saluto, lei gli ha risposto in modo freddo che sapeva tutto e poteva andare a casa a riprendersi la sua roba e sparire.

Adesso non vuole più vederlo né sentirlo: “Mi ha raccontato bugie per sei anni, con me ha chiuso”.